La Sig.na 25 ciliegie adora
alzarsi presto, fare colazione con l’Internazionale e del caffè nero bollente.
Cerca parole delicate in
questo mondo mediatico arrogante e generatore di paure. Prova a chiudere gli
occhi senza voltarsi, traccia speranze impugnando una bic nera senza tappo e intona
ritornelli che la fanno sorridere di malinconia.
La Sig.na 25 ciliegie non è
per tutti, forse non è per nessuno; nel suo ostinato voler bene senza voce, nella
sua assenza di abbracci, in quelle metafore sussurrate che urlano non detti dal
peso specifico importante.
Puoi aspettarla una vita senza
conoscerla davvero, puoi guardarla schiantarsi mentre sorridendo ti dirà che è
tutto sotto controllo. Puoi odiarla quando barricata nei suoi silenzi si
lascerà dimenticare come gli ombrelli dopo l’arcobaleno.
Lei è incapace di appesantire
con sentimenti non richiesti, con recriminazioni o rimpianti. Lei plana leggera
su quelle risate dall’eco ormai dimenticato, alza lo sguardo verso chi è
rimasto e alza il volume se scegli di andare via.
La Sig.na 25 ciliegie non vede
l’ora di scoprire il mondo, di prendere aerei e di guardare paesaggi dal
finestrino di un furgone arancione.
Lei ha scelto di amare la vita
senza condirla con grassi saturi, ostinata nel suo trovarsi mille difetti e
armata di sarcasmo di fronte a chi utilizza un’iperbole sentimentale dietro l’altra.
In questi giorni folli le
piace leggere poesie di Montale e guardare film che la fanno addormentare serena.
In questi giorni surreali cura le ferite con scotch carta colorato e sospende i giudizi verso se stessa, gli anni passati, i
giri di giostra pericolosi e quelli che sanno di vita vera.
Smetti di avere paura Sig.na
25 ciliegie, questo mondo è così imperfetto da consentirti di essere sbagliata
in ogni tuo gesto, in ogni singola emozione trattenuta.
Io un giorno ti porterò lontano da te, avrai il tuo giornale preferito e del caffè nero bollente.
Io un giorno ti porterò nel paese senza corazze e toglieremo la gravità ad ogni tuo non detto.