martedì 25 febbraio 2020

Febbraio è Montale e del caffènerobollente


La Sig.na 25 ciliegie adora alzarsi presto, fare colazione con l’Internazionale e del caffè nero bollente.
Cerca parole delicate in questo mondo mediatico arrogante e generatore di paure. Prova a chiudere gli occhi senza voltarsi, traccia speranze impugnando una bic nera senza tappo e intona ritornelli che la fanno sorridere di malinconia.
La Sig.na 25 ciliegie non è per tutti, forse non è per nessuno; nel suo ostinato voler bene senza voce, nella sua assenza di abbracci, in quelle metafore sussurrate che urlano non detti dal peso specifico importante.
Puoi aspettarla una vita senza conoscerla davvero, puoi guardarla schiantarsi mentre sorridendo ti dirà che è tutto sotto controllo. Puoi odiarla quando barricata nei suoi silenzi si lascerà dimenticare come gli ombrelli dopo l’arcobaleno.
Lei è incapace di appesantire con sentimenti non richiesti, con recriminazioni o rimpianti. Lei plana leggera su quelle risate dall’eco ormai dimenticato, alza lo sguardo verso chi è rimasto e alza il volume se scegli di andare via.  
La Sig.na 25 ciliegie non vede l’ora di scoprire il mondo, di prendere aerei e di guardare paesaggi dal finestrino di un furgone arancione.
Lei ha scelto di amare la vita senza condirla con grassi saturi, ostinata nel suo trovarsi mille difetti e armata di sarcasmo di fronte a chi utilizza un’iperbole sentimentale dietro l’altra.
In questi giorni folli le piace leggere poesie di Montale e guardare film che la fanno addormentare serena.
In questi giorni surreali cura le ferite con scotch carta colorato e sospende i giudizi verso se stessa, gli anni passati, i giri di giostra pericolosi e quelli che sanno di vita vera.
Smetti di avere paura Sig.na 25 ciliegie, questo mondo è così imperfetto da consentirti di essere sbagliata in ogni tuo gesto, in ogni singola emozione trattenuta.
Io un giorno ti porterò lontano da te, avrai il tuo giornale preferito e del caffè nero bollente.
Io un giorno ti porterò nel paese senza corazze e toglieremo la gravità ad ogni tuo non detto.


sabato 15 febbraio 2020

Il mio mondo ideale profuma di caffè e si dimentica delle questioni di principio


La Sig.na 25 ciliegie abbandona alcune immagini per strada, si libera dei condizionali che la perseguitano e straccia liste passate al sapore di illusione.
La Sig.na 25 ciliegie non è più in grado di aspettare, lei che per quegli anni lunghissimi non ha fatto altro che sperare, lei che ha atteso i tempi di tutti quanti, concedendo loro di avere paura, di alzare la voce, di stare in silenzio per mesi. Lei è rimasta ferma, sorridente, pronta a ripetere come un disco rotto che stava bene. Lei, che si era rotta dentro ma nessuno sembrava essersene reso conto.
Tu come stai Sig.na 25 ciliegie?
Tu cosa hai pensato quando ti è arrivato quel pugno diretto nello stomaco?
Tu che gelato vuoi ora che sta arrivando una nuova Primavera?

La Sig.na 25 ciliegie costruisce la sua vita come si fa con un romanzo, odia la noia dell’abitudine e non comprende le persone che vogliono sapere come va a finire una storia ancor prima di cominciare a leggerla.
Lei pensa tantissimo ma prende decisioni senza riflettere; lei ascolta canzoni malinconiche ma lo fa a volume altissimo, così alto da non sentire l’eco del dolore. Lei ha il terrore di non essere adeguata, di non essere abbastanza, di essere solo l’ennesima hit estiva che colora le giornate più pesanti. Lei non dice un sacco di cose, sicura di dovere molto a quei non detti, omissioni che l’hanno protetta durante ogni crollo, le hanno teso la mano ricordandole che nessuno l’aveva vista, che è solo del mascara finito negli occhi, anche se lei non si trucca mai.
La Sig.na 25 ciliegie evita dolci e calorie in eccesso, rifiuta termini romantici effetto domino, si protegge da raffiche di banalità ripetute a gran voce.
A volte puoi scalfirle l’armatura, può sembrare che ci sia della rabbia nel suo stomaco e delle urla in quei piedi che attraversano la città tutta d’un fiato. Lei dirà che va tutto bene, che è solo un giorno di pioggia, che deve solo scrivere un po’ di più.
Lei dirà tantissime parole senza cuore, piene di cervello e fantasia. Parole corpose, perfette per autorizzare chiunque ad allontanarsi da lei, dal suo caos maledetto. Si servirà di una racchetta da ping pong per far rimbalzare le frasi al di là della rete, senza caricare nessuno di aspettative eccessive.
Lei non ha paura degli inverni lunghi perché le primavere arrivano sempre, anche quando il tempo si traveste da gennaio.

-          Ogni tanto dovresti piangere come gli altri
-          Dici piangere dagli occhi?
-          Eh, dovresti farti consumare dalle lacrime vere, quelle che bagnano le gote.
-          Le mie sono lacrime vere G., solo che partono dallo stomaco e salgono nella gola.
-          E dove se ne vanno?
-      Fanno un giro lunghissimo e quando arrivano agli occhi sono talmente stanche da non ricordarsi come si fa.
-          Ah, quindi in pratica la strategia è farle stancare?
-         Già, faccio far loro la maratona di N.Y e mentre fanno fatica si godono un panorama fenomenale.










domenica 9 febbraio 2020

Elogio dello scotch carta

Nello zainetto della Sig.na 25 ciliegie raramente troverai medicine, fazzoletti, assorbenti e guanti per sconfiggere il freddo. Lei ci tiene scorte di scotch carta colorato, consapevole di averne sempre bisogno, sicura che le sue persone speciali sorrideranno quando se ne ritroveranno dei pezzettini sulle agende, sui pc, sui tavoli nei quali spenderanno giornate e energie.
Che ne dici della colla Sig.na 25 ciliegie?
La Sig.na 25ciliegie non sopporta la colla, l’idea che unisca le crepe senza renderlo evidente, che cerchi costantemente di nascondere le ferite. Odia che si porti con sé l’illusione che non si sia rotto nulla.
Le piace che lo scotch carta metta insieme le parti, che sia visibile, che testimoni che qualcosa si è spezzato, proprio lì in quel punto. Adora l’ottimismo che muove l’intenzione di riattaccare tutti quei frammenti.
Cosa ne pensi dei cerotti Sig.na 25 ciliegie?
Alla Sig.na 25 ciliegie i cerotti stanno antipatici, sempre pronti a piangersi addosso, appiccicati al dolore, ansiosi di urlare: “mi hai fatto male”. Lo scotch carta è più riservato, non sbandiera ai quattro venti le sue sofferenze, lui se ne sta nel suo, sussurra che si è rotto qualcosa per poi tentare di aggiustarlo.

La Sig.na 25 ciliegie sceglie strade senza direzioni e si arma di tonnellate di scotch carta colorato. Cammina per ore, fino ad arrivare a levarsi sofferenze come quei sassolini lontani 1000 km. Lei se li toglie dalle scarpe ma loro restano nelle tasche, pieni di rabbia e orgoglio corazzato.
La Sig.na 25 ciliegie controlla pensieri ed emozioni ma le capita di fallire; si arma di caffènerobollente e affronta le delusioni costruendo nuove storie, immaginandosi realtà coraggiose colme di rose bianche e sorprese.
Lei ama regalarsi sogni quando la musica è altissima e le parole non vengono utilizzate a sproposito.
Lei ama guardarsi allo specchio per ripetersi che ne vale la pena, che ne vale sempre la pena anche quando la vita sembra voler coprire di nebbia ogni desiderio.
Lei ama riempire il cuore di progetti e svuotare la testa di doveri e pianificazioni.
Nei suoi viaggi cerca librerie speciali dove assaporare il silenzio e comprare Baroni Rampanti.

-          Come mai collezioni edizioni dello stesso libro?
-          Perché amo leggere quella frase in tutte le lingue del mondo.
-          Che frase?
-          E mantenne la parola.





sabato 1 febbraio 2020

Odio guidare ma amo sbucciare i mandarini in auto


Gennaio è finito Sig.na 25 ciliegie, Gennaio ha smesso di farti sentire esposta, nuda, senza corazza.
Tu odi quando ti tolgono la corazza vero Sig.na 25 ciliegie?
Tu che non sopporti la sensazione di essere vulnerabile, privata dei tuoi strumenti per sopravvivere, del tuo disequilibrio instabile grazie al quale hai sconfitto ogni tempesta.
Gennaio è finito Sig.na 25 ciliegie e forse puoi tornare a respirare con meno affanno, a riprenderti le tue certezze, a volerti bene in quel disarmante morsicarti e graffiarti la pelle e il cuore.
Le giornate si stanno allungando, il freddo sta abbandonando le ossa e la primavera non è poi così lontana.
Giorni che ti sono sembrati infiniti; notti estenuanti al sapore di distruzione.
Gennaio è finito Sig.na 25 ciliegie, puoi riappropriarti delle tue parole pesate, delle tue emozioni sussurrate, delle frasi delicate che ti appartengono. Puoi lasciare andare ostentazioni e discorsi ingombranti, così arroganti, così incapaci di descriverti.


La Sig.na 25 ciliegie e Roger non si giurano che sarà per sempre, che non penseranno mai di mollare, che non cadranno nelle tentazioni, che non prenderanno strade pericolose.
Loro si promettono che si aspetteranno a casa e apriranno una bottiglia di vino, che la musica risuonerà forte nella stanza, che scriveranno nuovi progetti, che non smetteranno mai di sorprendersi.
Loro si impegnano a dirsi che vivranno a mille, senza la paura di schiantarsi, senza dare ragione alle convenzioni sociali, alle regole, alle abitudini.
R. e la Sig.na 25 ciliegie sanno che non ci si sposa dopo un anno che ci si conosce, che non si può dire sì ad una convivenza in un altro continente nel tempo di una Corona sale e limone, che non ci si rompe un polso il giorno del proprio matrimonio, che non si sceglie un furgone al posto di un figlio.
Loro però se ne fregano e forse è per questo che non riuscirete mai a chiuderli dentro a una definizione.
Loro se ne fregano e forse è per questo che non hanno paura di percorrere strade non ancora battute.
Loro se ne fregano e forse è per questo che non smettono di scegliersi.


-          Amor la musica si sente dal Garage.
-          Lo so.
-          Forse ti lascerò per la musica di merda che ascolti.


Forse.




Enrique Iglesias è decisamente il mio guilty pleasure

Una casa vuota che si ciba di nuovi silenzi, il picchiare frenetico di una tastiera che rallenta il tuo battito ovunque ti trovi. La sensazi...