venerdì 30 dicembre 2011

Oggi voglio farti un regalo


Oggi voglio farti un regalo:
ti regalo questo sole, che scalda senza bruciare;
ti regalo il colore dei fiori che si risvegliano, dando il benvenuto alla primavera;
ti regalo i finestrini abbassati, la musica alta e una macchina che corre senza preoccupazioni;
ti regalo il caffè che sale e una sigaretta accesa fuori in terrazzo;
sediamoci  qui ti va? sotto i ricordi che fanno meno male
ti regalo il mio sorriso, che è anche il tuo;
ti regalo l'assenza del martellante rumore della sofferenza;
ti regalo un momento per noi;
respira piano, oggi ci è concesso essere felici
ti regalo quello che sono, che non è molto ma che ha bisogno di te;
ti regalo 25 ciliegie, che ogni giorno lottano contro la tua assenza, che ogni giorno fanno a meno di te;
ti regalo l'oggi che non puoi vivere, questo oggi è il mio grazie per avermi insegnato a guardare oltre il dolore e a vederci un campo di ciliegi

venerdì 23 dicembre 2011

Senza Canditi




È natale sig.na 25 ciliegie: prova a ricordartelo.
Prova a non ricordare tutto il resto.
Prova a piangere, dicono che funzioni.
Prova a mangiare dolci fino a scoppiare, dicono che funzioni.
Prova a farti abbracciare, dicono che funzioni.
Prova a smettere di mettere tutti alla prova.
La signorina 25 ciliegie, si sa, è una scatoletta di tonno senza l’apriscatole in dotazione: ti vede mentre cerchi di osservarla, ma una corazza di latta non lascia spazio alla trasparenza.
Non guardarla, non ci vedrai nulla.
Non salvarla, a lei piace essere trascinata verso il fondo.
Non prenderla, è come un pesce che guizza via appena cerchi di afferrarlo.
Non prendertela, nessuno compra tonno in scatola se può averlo fresco.
Prendila in giro, le piace non doversi ricredere.
Giocaci, adora farti credere che hai vinto tu.
Falla soffrire, ci scriverà un racconto sopra.
Falla cadere, è incredibilmente brava ad appoggiare i gomiti a terra.


- Sai che c’è, c’è che non m’importa se ti ostini a non volerti bene, tanto io te ne voglio per due. -
- Buon Natale anche a te G. -

martedì 20 dicembre 2011

Undici

Signorina 25 ciliegie, è quasi Natale, dove la tieni nascosta la neve?
Il passato è talmente sicuro di sè che è difficile credere si possa andare avanti. Alcune immagini si fissano nella mente e non hanno la minima intenzione di lasciarci in pace.
La signorina 25 ciliegie ci prova ad essere una persona nuova, ma dire addio non è così facile come lo fanno apparire quei vecchi film in bianco e nero.
Casablanca non dimora nella vita vera.
Per quanto anche la signorina 25 ciliegie faccia fatica ad adeguarvisi, alla vita vera, non può permettersi di lasciarsi andare; la realtà la richiama sempre all'ordine con il megafono, come quando da piccola si perdeva nei centri commerciali.
Tempo fa qualcuno le disse che, non c'era nulla da fare, a lei piaceva essere trascinata verso il fondo. Quel giorno lei rispose che tutti meritano di arrendersi.
Almeno per una volta
Almeno per quella volta

venerdì 16 dicembre 2011

Colazione senza neve



Ci sono giorni che lo sono più di altri; ci sono natali che sembra non arrivino mai, stanchi di combattere contro realtà prive di neve.
Ci sono conigli che sorridono, altri che cercano invano la strada di casa. Tutta colpa delle fiabe dimenticate: che ne è di Pollicino? e di quella casa fatta solo di dolci?
I cinici sono i nuovi romantici, la mela rossa di Biancaneve è diventata biologica e la protegge dall'influenza e dalle insidie di un amore carta di zucchero.
La sig.na 25 ciliegie prima di uscire cerca il gatto nei suoi stivali ma, lo fa con cautela, perchè sa quanto Gedeone possa essere geloso.
Dorothy è nel bel mezzo di un uragano senza nome, eppure nessuno sembra ansioso di conoscere come andrà a finire con quello strano spaventapasseri. Solo tsunami di disperazione in questi anni di profezie catastrofiche.
La sig.na 25 ciliegie si è alzata di malumore e il cielo è troppo grigio per leggerci una storia.
- Forse dovremmo uscire, G. Ho paura di disabituarmi a vivere.-
- Sono d'accordo. E poi non abbiamo più nulla da mangiare-
- Ok. Dove mi porti a far colazione Gedeone?-
- Da tiffany.-

sabato 10 dicembre 2011

Tête-à-tête

Questo post è per te.
Ogni post è per te.
Perché la sig.na 25 ciliegie lo sa, che non esistono conigli che ti possano sostituire, nemmeno se hanno le orecchie giù, nemmeno se lasciano bacinelle di uvetta ancora calda accanto alla moka, nemmeno se regalano rose bianche che escono come colombe da cappelli di lana grezza.
Questo post è per te, per le cose che non ci siamo dette, per quelle che non ci potremo dire.
Questo post è per te, per quel dolore che non si attenuerà, per i mesi trascorsi a trovare un modo per dirti addio.
Questo post è per te, perché la tua assenza è ancora più ingombrante di quanto lo era la tua forza.
La sig.na 25 ciliegie vorrebbe un po’ del tuo coraggio, vorrebbe che qualcuno la guardasse con la stessa ammirazione con cui ti guardava affrontare la vita
o quello che ne è rimasto.
La sig.na 25 ciliegie quando cade, cade con i jeans, così il sangue pare terra che si può pulire.
La sig.na 25 ciliegie quando cade sembra rimanga in piedi e il resto conta poco.
Questo post è per te, perché il resto conta poco da troppi anni, perché il resto lo si dimentica accanto alla cassa dopo aver pagato.
Questo post è per te, per i giorni spesi ad arginare il dolore degli altri usando quel che rimaneva del tuo amore per la vita.
La sig.na 25 ciliegie ama Gedeone almeno quanto lo tiene a distanza, la sig.na 25 ciliegie sa che la paura non fa andare avanti ma, che c’è di male a volere fermare il tempo? Il tempo è stato per anni compagno e sicario; il tempo sembrava non passare mai oppure correre così veloce da lasciarla senza fiato.
Ci sono giorni in cui sembra esserne passato di tempo, altri in cui tutto ha lo stesso sapore. Terribile quanto ci si abitui a quel retrogusto di sofferenza.
La sig.na 25 ciliegie guarda l’ennesimo albero di Natale fatto senza di te e, i suoi jeans si riempiono di terra.
 
Questo post è per te, perché non ti sei mai rassegnata a quel retrogusto di sofferenza.

http://www.youtube.com/watch?v=gqvLwQdf1vo&feature=related

mercoledì 7 dicembre 2011

Aritmia


Il battito smette di essere regolare; l'ansia alimenta la paura di non essere in grado di finire la partita.
La sig.na 25 ciliegie sa che la sua vita è un doppio e che non può abbandonare Gedeone nel bel mezzo di un set.
Ci sono giorni in cui vorrebbe solo lasciarsi andare, chiudere gli occhi e spazzare via per sempre quella sensazione di angoscia che le impedisce di respirare.
La sig.na 25 ciliegie ha sulle spalle il carico di un'esistenza in più da vivere, proprio lei che fatica a trovare domande per cui valga la pena cercare delle risposte.
25 ciliegie ferme davanti a un burrone provano a superarlo, cercano calzamaglie e pensieri felici ma persino Peter si è rassegnato: lo trovi al bar sotto casa che sorseggia negroni e sgranocchia patatine stantie.
La sig.na 25 ciliegie è allergica alla polvere, anche a quella di stelle e per quella si sa, non basta una spruzzata di ventolin. La sig.na 25 ciliegie vola con la ryanair, non con Trilli e, non c'è isola che non la faccia sentire sperduta.
L'autostrada sfreccia veloce ed è così forte la tentazione di un arrivederci un po' più lungo.
La sig.na 25 ciliegie nello specchietto rivede il sorriso di Lei, mischiato al dolore di chi ha lasciato un set a metà e amava quel gioco talmente tanto da regalarglielo. Un cerchio va chiuso prima di ogni addio.
Stasera a casa 25ciliegie si fa l'albero di Natale e si distilla dolore come grappa, aspettando che la neve copra tutto, almeno per una notte.

domenica 4 dicembre 2011

Vita di stagione


25 ciliegie che diventano un pugno, più forte, più grezzo; finalmente libero, alleggerito dalle troppe costrizioni che la tenevano imprigionata. Un pugno dato a chi se lo merita, non più al suo stomaco.
Un pugno di ciliegie per ricordare e ricordarsi che alcuni ricordi smettono di essere così definiti prima o poi, permettendoci di continuare a vivere.
Perché lei lo sa, lei ha sempre cercato il male come i funghi, addentrandosi  nel bosco del dolore quando tutto è ancora al gusto di pioggia.
Quel pugno prova a lasciarsi alle spalle amori malati, malattie pregne d’amore e cerca con tutte le sue forze di raggranellare quelle ciliegie e di dar loro tutto quell’amore speso così male. Un po’ lo tiene via e lo lascia alla sua bic. Niente è come la sua bic.
La signorina 25 ciliegie scrive con inchiostro nero e per lei il mondo si divide così: da una parte chi scrive con la penna blu, dall’altra chi si salva, nel paradosso della condanna.
La signorina 25 ciliegie usa matite, biro trovate in giro, pennarelli, stilografiche, trattopen. La signorina 25 ciliegie, se può scegliere, sceglie una bic nera. Niente scorre così bene come una bic nera. Nera come l’uva: 25 chicchi d’uva non sono fuoristagione come le ciliegie.
Lei adora mangiare frutta di stagione, ama l’autunno e i colori che vivono mentre leggi un libro sotto un acero. Un parco d’autunno e dei libri di stagione, come la frutta che si porta appresso.
La signorina 25 ciliegie quando è sola non lo è mai davvero; tende a sentire il peso della solitudine quando i discorsi si sprecano come il cibo al pranzo di Natale; quando le frasi fatte vengono abusate a scapito di congiuntivi a d.o.c o di sinonimi scelti con cura. Quei giorni non hanno senso, quei giorni sono inappropriati come l’anguria a novembre.

Enrique Iglesias è decisamente il mio guilty pleasure

Una casa vuota che si ciba di nuovi silenzi, il picchiare frenetico di una tastiera che rallenta il tuo battito ovunque ti trovi. La sensazi...