martedì 27 febbraio 2024

Un magazzino disordinato è la causa principale di una logistica improduttiva e inefficiente

Roger è partito e tu provi a scrivere senza fermarti.
Sai che è l'unico modo per sopravvivere, per smettere di fare continuamente scelte di merda, per piantarla di controllare cibo e emozioni come se si trattasse degli ordini di un magazzino.
Vorrei aiutarti a fare chiarezza nel deposito della tua testa Sig.na 25 ciliegie, pieno zeppo di amore, sigillato e stipato negli angoli più reconditi del capannone. 
Colmo di storie, guanti persi, ombrelli e chiavi lasciate nelle toppe sbagliate. 
Ci sono giorni in cui mi chiedo come tu possa vivere in questo caos, sostituendo la realtà con le avventure dei romanzi che divori, fingendoti attrice di quelle commedie romantiche pessime che ti ostini a guardare su tutte le piattaforme.
Giorni in cui vivere è faticoso ed è per te immediato cucirti addosso la parte della protagonista di una storia senza sofferenza.
Chissà a cosa pensi Sig.na 25 ciliegie, tutte quelle volte in cui la vita ti ricorda che le persone se ne vanno e non sempre riesci ad anticiparle e ad andartene prima tu.
Chissà a cosa pensi Sig.na 25 ciliegie, quando la tua ipocondria fa capolino nel cervello e se lo mangia tutto, talmente vorace da non preoccuparsi delle kcal ingurgitate; arriva senza chiederti il permesso, così rapida da non lasciarti il tempo di inventare una delle tue solite stronzate per non vedere. 
Ti sei iscritta a un corso di sicurezza contro il dolore, eppure nel tuo magazzino continui a vietargli l'accesso, ti aggiri con caschetto e scarpe antinfortunistiche, terrorizzata solo all'idea di sentirne l'odore. 
Per te il dolore sono quelle immagini che ti perseguitano, è qualcuno che ami più della tua vita, qualcuno che quella vita ha scelto di togliersela. Proprio lì, davanti alla pianta di rosmarino di una casa che hai amato fino ad odiarti. 
Quello stesso rosmarino che raccoglievi con entusiasmo da bambina per poi spargerlo sulle teglie di focaccia. 
Per te il dolore è da schivare, come il profumo della focaccia appena sfornata: soffice e fragrante. Sono sicura la adoreresti anche ora, se solo non avessi smesso di proteggerti da tutto quello che si avvicina anche solo lontanamente all'amore. 
Nemmeno riesci a dirti che ti mancano, nemmeno riesci a sentirlo che ti mancano, in queste settimane dalle quali scappi a gambe levate.
Così attenta a circondarti di quell'Infinite Jest con cui riempi le giornate, impegnata a non lasciare che la tristezza ti accompagni anche solo per un piccolo tragitto. 
Così stupidamente dedita a fuggire gli abbracci da non essere più in grado di darli a chi vuoi bene. 
Un giorno smetterai di farmi tenerezza Sig.na 25 ciliegie, quel giorno ti lascerò in quel magazzino, piena di dpi ma senza la minima intenzione di affrontare la vita vera.

- Ehi Gedeone, come faccio a ricordarmi di te ora che non sei più a casa ad aspettarmi?
 

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