La
Sig.na 25 ciliegie negli anni ha imparato a sedersi accanto alle giornate
faticose, a scriverci sopra storie piene di parole imperfette, a scegliere un
disco che regali un senso a quel vino appena aperto.
Lei
vorrebbe smettere di essere così sbagliata, in questa vita piena di persone
termosifone che alzano la temperatura per non farle prendere freddo.
Lei
darebbe cento dei suoi sorrisi per un semplice mi piaccio davanti a quello
specchio infame. Lei e quella stramaledetta bulimia emozionale che le impedisce
di scendere dalla giostra dei prenditi ogni cosa.
La
Sig.na 25 ciliegie si versa altro vino e si dimentica regole e promesse giusto
il tempo di una canzone capace di portarla al mare.
Si
copre gli occhi per vedere meglio le parole che non ha detto, le paure che ha
chiuso dentro una prigione di ironia, il ritornello di un’armonica a bocca.
Si
copre gli occhi giusto il tempo di soffiarle via come si fa con un dente di
leone.
La
Sig.na 25 ciliegie ti guarda mentre ti prendi cura di lei e vorrebbe regalarti
un grazie prezioso come un diamante, un grazie maravilhoso come quel partiamo
che non smetterà mai di urlare a gran voce.
Ti
osserva in questi giorni freddi senza neve, mentre con pazienza raccogli i suoi
pezzi disordinati sparpagliati per casa. Quante volte ancora dovrai sussurrarle
che andrà tutto bene?
Per
quante volte ancora dovrai tenderle la mano mentre annaspa nel mare dei vorrei?
Quante
volte ancora dovrai portarla lontano per non lasciare che si guardi dentro?
La
Sig.na 25 ciliegie annoda sogni su un braccialetto ma le è impossibile fare
scelte razionali.
-
G. Me lo spieghi
perché ogni cosa che tocco si frantuma in mille pezzi?
-
Non lo so, so
solo che non riesco a smettere di affidarti la mia vita.