venerdì 12 giugno 2020

Ho trovato un bianco che mi piace decisamente più del Ribolla

La Sig.na 25 ciliegie si apre del vino mentre tenta di chiudersi il cuore. Cerca video e informazioni per non smettere di lottare, per non perdere l’entusiasmo di chi sa che i silenzi sono rinunce piene di vorrei.
La Sig.na ciliegie non arriva ai 50 kg ma ha il passo pesante, è un elefante in una cristalleria e, ogni tanto, si chiede come sia possibile che tutta questa distrazione sia concentrata in una persona sola.
Lei ha il volume alto e difficilmente omette la sua opinione, a meno che non si tratti di emozioni.
Lei sfugge dalle tue domande come fosse una biscia e torna solo per farti ridere di gusto.
Lei non piange, non ti dice come sta davvero, non ti chiede di parlare di quello che ha dentro.
Lei si sposta sul fuori e ti manda canzoni appena uscite, scopre gruppi nuovi e scarta regali inaspettati.
Non le piace ricordarti che il mondo fuori si è incendiato e non erano fuochi d’artificio.
Non è capace di alzare lo sguardo se l’armatura è piena di pertugi.
Non sa come spiegarti gli infiniti risvegli dove, per un attimo, sembra che non sia mai successo.
Non riesce a fare a meno di abbassare il finestrino e vederci la felicità.
Non sa come si fa a rinunciare ai sogni condivisi in un furgone, tra una bottiglia di champagne e un’area sosta vista autostrada.
Gedeone ora non può ricordarle quanto la ama, non può leggerle qualche riga di un libro, convincerla a sedersi per ascoltare le parole di quel ritornello. Non è in grado di ribadirle quanto sia importante fidarsi delle persone, quanto sia necessario alzare la voce contro i soprusi, le ingiustizie, gli abusi.
Gedeone ora non la può sostenere, dirle quanto è bella con i capelli ricci, guardarla come se non ci fosse nient’altro che conta.
La Sig.na 25 ciliegie si compra un bouquet di rose bianche, le mette in un vaso in soggiorno e sceglie con cura un disco da ascoltare una notte intera.
Lei non sa cosa ne sarà di questa estate così assurda, di queste playlist piene di stomaco e intestino; di quel cuore che si sdoppia come le ciliegie ogni volta che il silenzio si riempie di lui.

Non so come andrà la tua vita Sig.na 25 ciliegie, so solo che ho caterve di cerotti nella borsa e li disseminerò per strada, così che tu possa trovare la via per casa senza sanguinare.





giovedì 4 giugno 2020

Come quando a un concerto parte quella canzone e il resto non conta più un cazzo


La Sig.na 25 ciliegie non vede l’ora che arrivi il suo pezzo dell’Estate, le ciliegie mangiate nei parchi, le espadrilles colorate e i vestitini a quadretti bianchi e rossi.
Si sveglia all’alba, prepara una moka lunghissima, nera e bollente. Mette le cuffiette mentre gira per casa, per non svegliare chi brama serate senza colpi di scena, senza fuochi, senza dolore.
Lei odia la stagnazione della sofferenza, la accoglie in casa e le offre del vino ghiacciato.
Ma tu cosa cazzo vuoi da me?
In tutti questi anni, nel silenzio urlante di quelle giornate in cameretta, nelle attese infinite al sapore di cloroformio. Nelle telefonate allucinanti di chi le grida di restare in tutti i modi possibili.
Di nuovo.
Senza un senso apparente.
Lascia le valigie Sig.na 25 ciliegie, non è tempo di partire. Non è tempo di respirare come si deve. Non è il momento di prendere la strada verso la felicità.
La Sig.na 25 ciliegie non ci rimane male, sa che prima o poi ci saranno i piedi sul cruscotto, i finestrini e le città nuove da scoprire, i partiamo detti senza contare fino a dieci.
La Sig.na 25 ciliegie non conta mai, lei prende decisioni senza riflettere. Lei non ti aspetta perché la vita l’ha già fregata troppe volte.
La Sig.na 25 ciliegie ha perso troppi treni, incastrata nei binari delle malattie, nei corridoi senza fine, nelle guardie dentro casa, nei: “ti devo parlare” che nascondono sogni fatti a pezzi, nei funerali dimenticati.
La Sig.na 25 ciliegie per lavoro ha imparato ad attendere che gli altri siano pronti, ma gestisce la sua vita preservando gli attimi, come se dietro l’angolo ci fosse la canzone che aspetti ad ogni concerto.
Quando torneremo a emozionarci sotto il palco?

Non ti dirò di avere pazienza Sig.na 25 ciliegie, non ti dirò che passerà anche questo, non ti giurerò che sopravviverai. Ti ripeterò che non mi importa se non sei capace di aspettare, io ti verrò a prendere e ti porterò via, senza se e ma, senza parole, senza lasciarti il tempo di cambiare idea.


1,2…10! Partiamo R.




Enrique Iglesias è decisamente il mio guilty pleasure

Una casa vuota che si ciba di nuovi silenzi, il picchiare frenetico di una tastiera che rallenta il tuo battito ovunque ti trovi. La sensazi...