La Sig.na 25 ciliegie passeggia nel deserto ed è (quasi) come essere sulla luna.
Osserva la sua ombra riflessa sul rosso delle dune mentre prova a ripetersi che è tempo di trovare nuove parole, di raccontarsi altre storie.
Apre gli occhi di fronte all'immensità di questo silenzio e chiude a chiave in una stanza le immagini più scomode.
La Sig.na 25 ciliegie continua a tenere saldi i pretesti per odiarsi. Sbaglia perennemente per non rischiare mai l'assoluzione.
Folate di vento mettono scompiglio nei suoi pensieri, impedendole di intraprendere sentieri battuti e pianeggianti.
La Sig.na 25 ciliegie si allaccia le scarpe da trekking e riempie lo zaino di buoni propositi e di frutta secca. Guarda il sole tramontare tra le paure più nascoste e si domanda quali siano le direzioni possibili, in questa vita sempre meno prevedibile.
Pasteggia con hummus e scenari mozzafiato mentre Roger le regala sogni sulle pagine di un passaporto.
La Sig.na 25 ciliegie è caos e confusione, è il dentifricio agli angoli della bocca, è macchie di caffè su magliette bianche appena indossate, è il tuo stupore mentre scorgi il tesoro alla fine del siq.
- G. credi che se fosse ancora qui mi perdonerebbe?
- per cosa?
- per tutte le volte in cui mi dimentico di appoggiare i piedi a terra. Per tutti quei giorni in cui sposto lo sguardo ma non riesco a non fermare il respiro.
- non lo so. Ogni tanto chiudo gli occhi e me lo chiedo anche io; poi però li riapro per ricordarti che io ti ho già perdonata, ancora prima di vederti sbagliare.
venerdì 26 aprile 2019
martedì 9 aprile 2019
Perdo la testa come Kevin
La Sig.na 25 ciliegie prova a
cuocere al forno le paure più gelide; si concede una doccia bollente mentre
fuori piovono giudizi.
Raccoglie le paure e le
omissioni facendole sue, senza l’arroganza di chi le sbeffeggia, priva del
coraggio di chi le affronta di petto.
La Sig.na 25 ciliegie non ama
gli abbracci ma adora quando la si stringe forte, tanto da impedirle di
scappare.
Negli anni ha imparato a
trattenere emozioni e parole, a scrivere con una bic nera sopra tutto quel
dolore, disseminato tra le corsie degli ospedali e i corridoi silenziosi di chi
non aveva più la forza per camminare.
La Sig.na 25 ciliegie ha
smesso di cercare il giallo tra l’iride e la pupilla, osserva i suoi occhi castani
e si ripete che la felicità è molto più complessa di quei riflessi illuminati
dal sole.
La Sig.na 25 ciliegie adora
chi mantiene le promesse, ma non crede ai vorrei e ai se vomitati tra tastiere e
città viste dall’alto.
Lei si segna gli appunti sui
palmi delle mani, riempie gli altri di richieste materiali per sgravarli di
tutti i turbamenti che si porta dentro.
Le piace quando chi le vuole
bene si occupa di lei, odia quando si dimentica corazza e leggerezza al bancone
di un bar ed è troppo tardi per indossarle di nuovo.
Ordina illusioni in coppette
tre gusti e si regala gite fuori porta, cercando di dimenticare i boati di
questo temporale dal quale le è impossibile fuggire.
La Sig.na 25 ciliegie ha preso
un sacco di decisioni sbagliate con il sorriso e ha ingoiato qualche lacrima di
fronte alle scelte più giuste da fare. Ha fatto milioni di passi avanti ed è
ritornata indietro per controllare di non essere troppo vicina alla serenità.
Ha guardato fuori da troppi finestrini tutte le storie che ha vissuto solo
nella sua testa, mentre la vita le regalava ostacoli e paesaggi pazzeschi.
La Sig.na 25 ciliegie è un
casino bestiale e forse dovrebbe smetterla di fare di tutto per spuntarlo dalla
lista dei suoi difetti.
Gedeone la osserva, ci litiga
e le ripete quanto le vuole bene. Sa che Roger sarà sempre pronto a consegnarle
caschetto e imbracatura, ma lui vorrebbe tanto regalarle una vita senza precipizi.
-
G. non ti devi allarmare, le altezze non mi
fanno paura.
-
Lo so, ed è proprio per questo che mi preoccupo.
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