Buon compleanno sig.na 25 ciliegie,
ti osservo mentre
indossi l’ennesima camicia oversize, tentando di nascondere la donna che
sei diventata, provando a riempire di insicurezze i vuoti che ti separano da
quel tessuto.
Vorrei abbracciarti mentre tremi, vorrei calmare il tuo
respiro affannoso che non trova pace.
Vorrei vedessi la stessa immagine che io vedo riflessa in
quello specchio, vorrei la smettessi di coprirti di indumenti e di usare i tuoi
sorrisi come barriere di difesa.
Vorrei iniziassi ad alzare lo sguardo, perché i tuoi
occhi fanno paura e devono smettere di averne.
Fuori piove, in questo marzo ballerino dove sole e neve
sembra stiano giocando un doppio sul campo di Wimbledon.
La neve accoglie i pensieri ingombranti, il sole illumina
le aspettative più generose e tu non puoi far altro che scrivere l’ennesimo
flusso di parole al retrogusto di caffè.
Buon compleanno sig.na 25 ciliegie, gli anni passano ma
tu rimani bianca neve di primavera, capace di mordere trasgressioni come mele
disseminate sui sentieri.
Mi piace guardarti mentre ti sdrai al sole, in quei rari
attimi senza corazza. Mi piace vedere la porcellana illuminata dai raggi e spoglia del riflesso di quella prepotente
armatura.
Dove sei sig.na 25 ciliegie?
Provo a rincorrerti ma sei lontana miliardi di
chilometri.
A cosa stai pensando sig.na 25 ciliegie?
Tento di afferrare le storie che invadono la tua mente ma
è impossibile; non ho mai conosciuto nessuna come te, così sfuggevole da
lasciare senza fiato.
Buon compleanno sig.na 25 ciliegie, esprimi un desiderio e spolveralo di possibilità.