domenica 21 gennaio 2024

Tornare è un verbo bellissimo

E quindi sei tornata Sig.na 25 ciliegie?

È così strano ritrovarti qui, mentre il mondo continua ad urlare con arroganza e tu vorresti semplicemente del silenzio gentile. Qualcuno che ti ripeta fino allo stremo che andrà tutto bene, qualcuno che prenda il posto di Gedeone, dando un senso a quel vuoto d’amore che ti occupa l’anima.
Come mai sei ancora qui Sig.na 25 ciliegie? A cercare di dare un senso a quelle stampelle messe in garage, accanto alle valigie più ingombranti, a quelle che si riempiono solo se si sceglie di scappare nel mondo. Le tue valigie preferite.
Cosa diamine ci fai qui Sig.na 25 ciliegie? Sprovvista delle tue fughe e delle tue strategie disfunzionali, colma di paure e terrorizzata alla sola idea di scavarti dentro. Così schifosamente fragile, lontana anni luce da quella ragazzina che lasciava problemi e sofferenza sotto tappeti ricamati, sperando che un giorno qualcuno se ne prendesse carico e la sollevasse da tutti quei ricordi di merda.
Per quale motivo hai deciso di affrontare tutto questo Sig.na 25 ciliegie? Ora che vedi quella palude di sabbie mobili proprio a un passo da te; perché non scappi via Sig.na 25 ciliegie? Come hai sempre puntualmente fatto, disegnando storie avventurose e scegliendo i vestiti giusti per un viaggio scaccia dolore.  
Perché non recuperi quelle stampelle dal box e ricominci a contare le calorie fino a scomparirci? Perché non ti ostini a tornare a quei sensi di colpa così ingombranti da non farti sentire nient’altro?
Non so se mi sei mancata Sig.na 25 ciliegie, so che per un attimo ho immaginato potessi essere lontana, con quel tuo furgone arancione, con quel coniglio aviatore che ti vuole bene anche quando alzi le gambe contro i muri e chiudi gli occhi sperando che il dolore una volta aperti non ci sia più.
Non ti ho mai chiesto di restare Sig.na 25 ciliegie, perché vorrei che la smettessi di tatuarti gli abbracci che non sei riuscita a dare, l’amore che ti si è fermato in gola e che ora non puoi più guardare negli occhi.
Piantala di voler essere superficiale a tutti i costi, tu che se togli una corazza sprofondi nell’abisso di quei pensieri di poesia.
Grazie di essere tornata Sig.na 25 ciliegie, perché quando il passato bussa ininterrottamente e la testa scoppia per difendersi, scrivere è l’unica cosa che ti protegge davvero.
Io non lo so se sarai così coraggiosa da guardarlo negli occhi, da sederti accanto a lui offrendogli un bicchiere di bolle mentre una lama passa al dettaglio quella latta di acquaragia, quelle lettere dal raggio e quella stanza, anticamera della morte.
Non so se scapperai di nuovo Sig.na 25 ciliegie, ma se lo farai ti accompagnerò in garage, prenderemo vecchie stampelle e valigie e ti augurerò buon viaggio.
Se invece sceglierai di restare davvero, ti cucinerò la zucca delica al forno, metterò il tuo cuscino nel freezer ogni sera e accoglierò tutte le tue stranezze. La musica sarà sempre alta, così da coprire quei pensieri dei quali ti vergogni ma che sono così delicati da lasciarmi senza fiato.
Ciao Sig.na 25 ciliegie, obrigada.

 

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