sabato 11 luglio 2020

Ieri ero a casa di amici ed è passato il pezzo nuovo di Enrique Iglesias.


La Sig.na 25 ciliegie riempie lo spazio del dolore con impegni di lavoro e riunioni infinite.
Prepara zaini per il weekend, apre mail con vie ferrate e chiude le paranoie dietro a porte blindate.
Si lancia sul divano sperando di essere così stanca da non avere la forza per pensare a come sarà. 
Prova a guardare avanti perché dietro fa troppo male, perché dentro è un quadro di Bacon con quella canzone piena di neve in loop.

            I'm always high
             You hate that I'm high
             But you make me low
             So what is the point?
             You're beautiful
             But so insecure
             Life is a blur
             Have you not heard?

La Sig.na 25 ciliegie quando sta di merda mangia kg di gelato allo yogurt per colazione; come una tossica cerca risate leggere piene di bianco ghiacciato e addii urlati nel silenzio di una giostra che non smette di girare.
Non scendere Sig.na 25 ciliegie, non smettere mai di raschiarti la pelle mentre rischi di perderti, non permettere a nessuno di toglierti la certezza di quanto sia pazzesco vivere.
Non smettere di avere paura, di mettere alla prova chi ami, di pretendere che leggano i tuoi S.O.S anche quando il mare è piatto e non si intravede neanche un po’ di rosso sulla bandiera.
La Sig.na 25 ciliegie quando sta per scoppiare inizia a scrivere e comincia a rinascere. Lei sa di essere fortunata, lei sa che quando ti sparano col silenziatore non puoi far altro che alzare il volume al massimo e ripeterti che arriverà la tua canzone dell’estate.

Fútbol y Rumba. Cazzo se è estate.









giovedì 2 luglio 2020

Sto ancora cercando la mia canzone dell'estate


Sig.na 25 ciliegie cosa vorresti da questa estate?
Prova a chiudere in grande e a sognare negli occhi.
Cosa vedi dietro tutto questo dolore? Tra le righe di un’estate così vuota di aspettative, piena di termometri per misurare febbri e di fogli dove autenticare le paure.
Come possono stritolarti fino a farti dimenticare tutto, quando l’unica certezza sembra essere quella di mantenere le distanze?
Cosa succede dentro se fuori la mascherina copre anche i sorrisi?
Cosa te ne fai di un’estate bollente ora che i tormentoni in radio hanno profili bassi e non rimbombano nelle macchine dai finestrini abbassati? A cosa serve ascoltare musica di qualità adesso che manca poco ad agosto?
Dove vuoi andare Sig.na 25 ciliegie?
Quanto male fa parcheggiare razzi spaziali nei centri commerciali invece che puntare alla luna?
Vorrei tanto regalarti giornate leggere, paesaggi sconfinati, bicchieri di bianco ghiacciato mentre la bella stagione urla così forte da non permetterti di sentire nient’altro.
Mi fai così tenerezza Sig.na 25 ciliegie, nelle tue cortecce di cartapesta, nella tua necessità ostinata di non appesantire chi ami, nella tua abitudine autolesionista di ingoiare emozioni, terrorizzata alla sola idea che qualcuno possa vederti come sei.

Tutte le infinite volte in cui hai aspettato che venissero a riprenderti quando gridavi addio.
Tutte le infinite volte in cui dire addio è stato più facile che dire resta.
Tutte le infinite volte in cui ti sei salvata da sola attribuendo il merito ad altri.
Tutte le infinite volte in cui ti odi e io non riesco a fare altro che amarti il doppio.

Buona estate Sig.na 25 ciliegie, non lasciare che te la portino via. 

Enrique Iglesias è decisamente il mio guilty pleasure

Una casa vuota che si ciba di nuovi silenzi, il picchiare frenetico di una tastiera che rallenta il tuo battito ovunque ti trovi. La sensazi...