La Sig.na 25 ciliegie prova a farsi cullare dal suono
dell’estate, in questa giornata primaverile baciata dal sole. Ascolta il profumo
della pioggia e tenta di non sentirsi minacciata dai suoi demoni, da quelle
paure capaci di fissarla con così tanta forza da farle dimenticare quella
sensazione di serenità.
La Sig.na 25 ciliegie negli anni ha saputo costruirsi rifugi
di cartapesta, dove nascondersi quando la vita non sembrava darle tregua. Rannicchiata
e con gli occhi chiusi, alla ricerca di una realtà diversa, di un mondo senza
battiti accelerati e dolori arroganti.
Gedone ricorda le sue lacrime mischiate con la pioggia,
quando una, nessuna o centomila tempeste sfaldavano la cartapesta.
La Sig.na 25 ciliegie a volte sembra dimenticarsi dei
suoi stessi sorrisi, di quella spensieratezza ritrovata, della musica di un
giradischi mentre sale le scale di casa. Un coniglio viaggiatore ha reso i suoi
sogni progetti, le ha regalato ciliegie a novembre e ha soffiato via paure e
insicurezze come si fa con un dente di leone.
La sig.na 25 ciliegie attende con ansia il ritorno di R. perché senza di lui le lentiggini tardano a comparire e le parole si bloccano in gola.
Senza Roger è tutto meno divertente e i ricordi
sofferenti si mischiano ai piumini nell'aria, impedendole di respirare come si
deve.
La sig.na 25 ciliegie sceglie un libro, sorseggia una
Corona ghiacciata con sale e limone e conta i giorni che la separano dal
prossimo viaggio.
Sorride pensando a questa primavera: carica di neve e sussurri,
gonfia di pioggia e malinconia, illuminata dal sole di un’estate che sta per
arrivare. Una primavera inquieta, come
lei, come quegli occhi grandi dove smarrimento e magia convivono da sempre.
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G. come si
fa quando quelle notti di terrore tornano a farci visita?
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Si fa come
facevi allora, quando alzavi il volume dello stereo e attraversavi il mondo con
una bic nera e un foglio immacolato.