Sig.na 25 ciliegie quando
smetterai di avere così tanta paura?
Quando cesserai di sentire il
cuore che esce dal petto, amplificando quell’inadeguatezza fino a renderla protagonista unica della tua vita?
Sig.na 25 ciliegie quando la
finirai di avere costantemente bisogno di qualcuno che ti ripeta che andrà
tutto bene? Quando riuscirai a bastarti da sola, perdonando una ad una le tue
fragilità striate di giallo?
Ci sono immagini che non se
vogliono andare, ricordi tagliati da ferite che non si rimarginano, paranoie
che riempiono la stanza impedendoti di raccogliere ossigeno nei polmoni.
Come riesci a sorridere mentre
boccheggi? Come è possibile riuscire a nascondersi quando si è in mezzo a tutta
quella gente?
Dove hai imparato a urlare
senza nemmeno aprire la bocca? A rispondere ancora prima di farti quelle
domande che non vorresti mai ascoltare?
Riuscirai un giorno a
guardarti senza giudicarti? Tu, così brava ad odiare te stessa, brava come nessun
altro è stato in grado di fare. Tu, così stupidamente orgogliosa quando non
serve, rinchiusa in un palazzo di vetro del quale hai smarrito le chiavi da
decenni.
Tu, abituata a scegliere
quello che ti fa star male anche quando la vita ti regala ciliegie fuori
stagione.
Tu, che alzi la voce ma hai
smesso di arrabbiarti davvero; tu, che hai imparato ad assolvere chiunque tranne
te stessa, una cento e mille volte ancora.
La Sig.na 25 ciliegie vorrebbe
trovare il tuo numero in rubrica, chiamarti e chiederti come si fa; vorrebbe un
tuo “andrà tutto bene”, un “andrà tutto bene” che non sei mai riuscita a
sussurrarle, nemmeno per sbaglio, neanche quando avrebbe tanto voluto ricevere
bugie al posto di coltellate di verità.
La Sig.na 25 ciliegie si mette
a scrivere davanti a una tastiera perché è l’unica cosa che riesce a fare
quando dentro tempesta, quando ti cerca ma non ci sei, quando cerca quelle
dannate chiavi per liberarsi da un palazzo che la tiene prigioniera.
La Sig.na 25 ciliegie le
chiavi le sa solo perdere, quindi non può far altro che sedersi a scrivere l’ennesima storia, in
attesa che passi l’uragano.
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G. se scappo di nuovo mi prometti che mi lasci
andare via questa volta?
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No, ma sono sicuro che andrà tutto bene.