lunedì 25 giugno 2012

Tienimi per mano

La signorina 25 ciliegie fa fatica a credere che le cose possano andare bene per un po'. Un Po lungo almeno quanto il fiume.
Dal'oblò di una casa di ciliegie si scorge un mondo con troppi imperativi e carente di figure retoriche; nel mondo della signorina 25 ciliegie invece, abbondano congiuntivi e non mancano mai conigli con le bretelle.
Si mischiano i colori col pennello e la noia ne esce arcobaleno. E, ad essere sinceri fino in fondo, è tanto bello annoiarsi su un'amaca sotto un ciliegio di parole!
Gedeone guarda fuori e cerca dentro le risposte a cui non sa dare la rotta giusta.
Gedeone sa che le paure non dimorano oltreoceano ma nel cuore dei ricordi più dolorosi; negli anni passati a costruire corazze mentre un branco di elefanti si muoveva agitato nella cristalleria dell'anima.
Un coniglio e una ciliegia provano a tenersi per mano, consapevoli di quanto la vita abbia lasciato loro cicatrici indelebili oltre la superficie.
Un coniglio e una ciliegia si scoprono, timidi, intenti a guardare nella stessa direzione.

- Ti dispiacerà lasciare casa Gedeone?-
- Sei tu la mia casa e io, non ti lascerò mai. -

giovedì 7 giugno 2012

Pioggia di ciliegie

Stasera cadono ciliegie da un albero,
cadono senza che nessuno le raccolga,
cadono senza vergogna,
senza l'ostinazione di chi, come al solito, le trattiene da troppo tempo.
Ogni tanto la Signorina 25 ciliegie pensa anche a lui, al suo dolore
al dolore di chi non può più dirle quanto la ama
al dolore di una vecchiaia che non condivideranno.
La signorina 25 ciliegie chiede scusa per aver permesso che la sua sofferenza oscurasse ogni cosa, persino il colore dei suoi occhi che hanno smesso di brillare.
Occhi offuscati in quegli anni scanditi da ospedali e terapie, anni senza inizio e la cui fine sembra non arrivare mai.
Gedeone prova a immaginare quelle notti senza sogni, quelle notti sempre all'erta, quelle notti così lunghe che pareva che il sole non sorgesse mai.
Gedeone prova a immaginare quelle mattine senza sveglia, con la voglia di fuggire da quei party dove strazio e angoscia banchettavano senza sosta.
Gedeone guarda quelle ciliegie lasciate cadere e vorrebbe tanto che smettessero di sentirsi in colpa e che si godessero la fine di una storia senza parole.
La signorina 25 ciliegie pensa a quegli addii che nessuno ti insegna a sostenere, a quei corridoi che non vorresti mai percorrere, a quelle iniezioni per toglierle il dolore e lasciarlo tutto a te.
La signorina 25 ciliegie vorrebbe mettere un punto, ma la virgola la insegue come il gatto fa col topo.
Gedeone sa che quegli anni la accompagneranno per sempre, eppure gli piace pensare che un giorno si stancheranno di rincorrerla, regalandole nuovi capitoli senza punteggiatura.

Enrique Iglesias è decisamente il mio guilty pleasure

Una casa vuota che si ciba di nuovi silenzi, il picchiare frenetico di una tastiera che rallenta il tuo battito ovunque ti trovi. La sensazi...