domenica 28 luglio 2019

Ho rovesciato il caffè per l'ennesima volta


La Sig.na 25 ciliegie guarda il lago dalle montagne russe, attende il temporale in una notte bollente di luglio.
Alza le braccia insieme al volume dell’autoradio; con i piedi sul cruscotto prova a tenere il tempo dimenticandoselo almeno per un attimo, mentre una Stratocaster rosso vivo colora il ritorno verso casa.

Guardati Sig.na 25 ciliegie, spegni le tue domande dentro quell’iride di cui nemmeno tu conosci il colore preciso.
Soffiati via Sig.na 25 ciliegie, libera la testa da tutti quei pensieri faticosi che non riesci a controllare come vorresti, come dovresti.
Cacciati via Sig.na 25 ciliegie, con quelle parole nella carne, pugnali di dolore per tenere a debita distanza chiunque voglia spogliarti della tua corazza.
Perdonati Sig.na 25 ciliegie, in ognuno dei tuoi svenimenti c’è la fatica che hai fatto per restare in equilibrio mentre tutto crollava.
Concediti Sig.na 25 ciliegie, in un flusso di emozioni che è meglio guadare ad occhi chiusi per non vedere quanto dista la riva.
Addormentati Sig.na 25 ciliegie, è impossibile orientare i sogni dentro sentieri prestabiliti.

La Sig.na 25 ciliegie sterilizza vasetti di paure e fragilità, sigilla i barattoli nel tentativo di trattenerle per il maggior tempo possibile.
Sistema con cura quelle conserve nella dispensa, sperando di non ricordarsene mai più, di smarrirle dietro scatole di legumi e passate di pomodoro.
La Sig.na 25 ciliegie torna a sdraiarsi al sole nonostante quella fottuta paura di avere paura.

-          G. quando smetterò di essere terrorizzata dalle mie paure?
-          Il giorno in cui ti lascerai dire che vai bene così.


lunedì 15 luglio 2019

Oggi ho fatto colazione con il gelato


La Sig.na 25 ciliegie ha poca forza per scrivere ma un forte desiderio di andare lontano.
Prova a domandarsi quando farà pace con i suoi errori, con il suo essere sempre sbagliata, con quei ricci che non se ne vanno nonostante passino costantemente sotto piastre liscianti.
La Sig.na 25 ciliegie ha bisogno di guardare la sua città dall’alto prima di prendere una decisione.
Lei, che ha sempre scelto anche quando non era necessario.
Lei, che ha sempre scelto anche quando da fuori le urlavano di non farlo.
Lei, che ha sempre scelto anche quando pensavi che non avrebbe mai deciso con fermezza.
La Sig.na 25 ciliegie prende in mano la sua vita con fatica, vestendosi con il migliore dei sorrisi e armandosi di una playlist che le ricorda quanto ami l’estate, nonostante tutto quel frastuono.
La Sig.na 25 ciliegie è diventata grande, ai bianchi fruttati preferisce vini secchi e non confonde più sogni con progetti, come quando con le unghie marchiava la vita per non farla scappare via.
Gli amici della Sig.na 25 ciliegie la osservano mentre alza muri e lucida la corazza, controllando non vi siano fessure per le emozioni. Le preparano drink con poco zucchero e molta menta, cercando di avvolgerla in quegli abbracci che è impossibile regalarle.
Le portano ciliegie mature nei parchi, provando a nascondere parole di conforto nei nòccioli.
Perché non ti fai abbracciare Sig.na 25 ciliegie?
Perché non ti lasci dire che ti vogliamo bene?
Perché non riesci a versare delle lacrime?
La Sig.na 25 ciliegie torna a trovarti, dopo mesi passati in cima a una giostra senza rose bianche.
La Sig.na 25 ciliegie vorrebbe chiederti scusa, dirti che alzare la musica le impedisce di sentire quel silenzio assordante, quello dato dalla consapevolezza di non ricordare più la tua voce.

-          G. tu rammenti la sua voce?
-          A volte me la dimentico
-          E come fa a tornarti in mente?
-          Guardandoti.




sabato 6 luglio 2019

Quelli che ascoltano musica di qualità in estate sono eroi


La Sig.na 25 ciliegie prova a dimenticarsi.
Dimenticarsi è bellissimo.
Dimenticarsi è qualcosa che non le riesce mai, anche quando è così stanca da non essere in grado di dirsi che passerà.
Lei, così abituata a scordare oggetti e appuntamenti, incapace di dimenticarsi di sé, dei suoi sensi di colpa, dei suoi errori, del suo stupido modo di ferirsi per sentirsi viva.
La Sig.na 25 ciliegie ha passato anni a scalare montagne, a camminare con il fiatone senza vedere mai la vetta. La Sig.na 25 ciliegie ha permesso a Roger di tenderle la mano, di proteggerla dallo sconforto delle raffiche di vento, dai giorni di dolore silenzioso, quelli dove tutti le chiedevano come stava ma nessuno voleva saperlo davvero.
Guarda il paesaggio mentre sali Sig.na 25 ciliegie, respira a pieni polmoni perché poi ci sarà tempo per sdraiarci al sole.
L’estate è arrivata senza lasciare dubbi, senza guardarsi indietro, senza la benché minima intenzione di ricordarle che poi arriverà un nuovo autunno.
L’estate è un sentiero non segnalato dal CAI, è priva di progetti, è un gelato a colazione, una confezione di taralli a cena, è aprire gli occhi quando tutto è buio e chiuderli quando il sole li colora di spavento.
L’estate è un motorino che disegna la città, è quella canzone tamarra che gira nella testa, è la consapevolezza del sentirsi vivi.
L’estate è la sincerità di una bottiglia di bianco a stomaco vuoto, mentre in testa si ripete la filastrocca dei mesi per ricordare a sé stessa che manca poco ad agosto, ad un viaggio lontano, a settimane di ricci e lentiggini sulla pelle bruciata.  
Sig.na 25 ciliegie non c’è spazio per i giudizi d’estate; conservali negli armadi, sotto i vestiti di lana dell’inverno. Prova a non fartene una ragione ma a lasciare la ragione per quando le parole non basteranno più. Prova a spostare i pensieri più scomodi, ad abbandonarli alla stazione di quei treni senza direzione.
Non tornare indietro a riprenderteli, non spogliarti della tua corazza perché finirà anche questa estate e sarà tempo di coprirsi di nuovo.
Sei bella Sig.na 25 ciliegie, anche se non ci credi mai quando te lo dicono, anche se è più facile rispondersi che sono solo parole.
Scusami Sig.na 25 ciliegie, vorrei dimenticarti ma non riesco a non riempirti di lividi estate dopo estate.

-           

Enrique Iglesias è decisamente il mio guilty pleasure

Una casa vuota che si ciba di nuovi silenzi, il picchiare frenetico di una tastiera che rallenta il tuo battito ovunque ti trovi. La sensazi...