La Sig.na 25 ciliegie ha poca forza
per scrivere ma un forte desiderio di andare lontano.
Prova a domandarsi quando farà
pace con i suoi errori, con il suo essere sempre sbagliata, con quei ricci che non se
ne vanno nonostante passino costantemente sotto piastre liscianti.
La Sig.na 25 ciliegie ha
bisogno di guardare la sua città dall’alto prima di prendere una decisione.
Lei, che ha sempre scelto
anche quando non era necessario.
Lei, che ha sempre scelto anche quando da fuori le urlavano di non farlo.
Lei, che ha sempre scelto anche quando pensavi che non avrebbe mai deciso con fermezza.
La Sig.na 25 ciliegie prende
in mano la sua vita con fatica, vestendosi con il migliore dei sorrisi e armandosi di una
playlist che le ricorda quanto ami l’estate, nonostante tutto quel frastuono.
La Sig.na 25 ciliegie è
diventata grande, ai bianchi fruttati preferisce vini secchi e non confonde più
sogni con progetti, come quando con le unghie marchiava la vita per non farla
scappare via.
Gli amici della Sig.na 25
ciliegie la osservano mentre alza muri e lucida la corazza, controllando non vi
siano fessure per le emozioni. Le preparano drink con poco zucchero e molta
menta, cercando di avvolgerla in quegli abbracci che è impossibile regalarle.
Le portano ciliegie mature nei
parchi, provando a nascondere parole di conforto nei nòccioli.
Perché non ti fai abbracciare
Sig.na 25 ciliegie?
Perché non ti lasci dire che
ti vogliamo bene?
Perché non riesci a versare
delle lacrime?
La Sig.na 25 ciliegie torna a
trovarti, dopo mesi passati in cima a una giostra senza rose bianche.
La Sig.na 25 ciliegie vorrebbe
chiederti scusa, dirti che alzare la musica le impedisce di sentire quel
silenzio assordante, quello dato dalla consapevolezza di non ricordare più la
tua voce.
-
G. tu rammenti la sua voce?
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A volte me la dimentico
-
E come fa a tornarti in mente?
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Guardandoti.
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