domenica 28 luglio 2019

Ho rovesciato il caffè per l'ennesima volta


La Sig.na 25 ciliegie guarda il lago dalle montagne russe, attende il temporale in una notte bollente di luglio.
Alza le braccia insieme al volume dell’autoradio; con i piedi sul cruscotto prova a tenere il tempo dimenticandoselo almeno per un attimo, mentre una Stratocaster rosso vivo colora il ritorno verso casa.

Guardati Sig.na 25 ciliegie, spegni le tue domande dentro quell’iride di cui nemmeno tu conosci il colore preciso.
Soffiati via Sig.na 25 ciliegie, libera la testa da tutti quei pensieri faticosi che non riesci a controllare come vorresti, come dovresti.
Cacciati via Sig.na 25 ciliegie, con quelle parole nella carne, pugnali di dolore per tenere a debita distanza chiunque voglia spogliarti della tua corazza.
Perdonati Sig.na 25 ciliegie, in ognuno dei tuoi svenimenti c’è la fatica che hai fatto per restare in equilibrio mentre tutto crollava.
Concediti Sig.na 25 ciliegie, in un flusso di emozioni che è meglio guadare ad occhi chiusi per non vedere quanto dista la riva.
Addormentati Sig.na 25 ciliegie, è impossibile orientare i sogni dentro sentieri prestabiliti.

La Sig.na 25 ciliegie sterilizza vasetti di paure e fragilità, sigilla i barattoli nel tentativo di trattenerle per il maggior tempo possibile.
Sistema con cura quelle conserve nella dispensa, sperando di non ricordarsene mai più, di smarrirle dietro scatole di legumi e passate di pomodoro.
La Sig.na 25 ciliegie torna a sdraiarsi al sole nonostante quella fottuta paura di avere paura.

-          G. quando smetterò di essere terrorizzata dalle mie paure?
-          Il giorno in cui ti lascerai dire che vai bene così.


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