mercoledì 30 ottobre 2019

Perché le parole sono gli spazi bianchi che le precedono.


Ci sono giorni dove della zucca al forno non è sufficiente, giornate in cui la nebbia rende i sorrisi più opachi e ovatta le risate. Giornate piene di malinconia dove le parole si fanno pesanti e sporcano l’umore.
L’autunno si è preso tutto, dimenticandosi i bicchieri di bianco fronte mare, le giostre vista luna, la sabbia che accarezza la pelle bruciata dal sole.
L’autunno si è preso tutto, rallentando la musica dentro la testa, avvolgendo i piedi nudi in calzini spaiati, coprendo schiene nude con strati di tessuti tartan.
La Sig.na 25 ciliegie si ferma in una piazzola di sosta per vomitare dolore su carta bianca. Si svuota delle ansie dei suoi non-detti, liberandosi del peso dei giudizi più severi.
La Sig.na 25 ciliegie scrive senza interruzioni, sputa inchiostro per sopravvivere, disegna immagini suggestive per ridurre i broncospasmi.
La Sig.na 25 ciliegie non conosce un altro modo per superare la malinconia; abbassa il sorriso ma solo per ribadire che la tristezza non va condivisa ma spremuta fino a esaurimento scorte.
La Sig.na 25 ciliegie non piange mai quando il volume è basso e la puoi sentire; raramente le scendono lacrime in grado di spogliarla. La Sig.na 25 ciliegie non è capace di vedersi nuda, salvo dentro la guerra armonica di un amplesso.
Domani è novembre ma Roger la porta via.
Domani è novembre ma lei è una vita che si sente altrove.
Domani è novembre ma altrove non sempre è raggiungibile nell’immediato.
Domani è novembre ma se prendi la rincorsa puoi scorgere le luci di Natale.
Domani è novembre ma se le giornate si accorciano possiamo guardare l’alba dalle mura della città.

-          G. perché sbuffi?
-          Perché quando sei triste scappi via.
-          Poi sai che torno, appena mi torna il sorriso.
-          E si può sapere dove diamine vai?
-        In un posto speciale, dove se chiudo gli occhi vedo tutta Manhattan coperta di neve.
-          Non fa freddo?
-          Naaaaaaaa, è così speciale che con una bic nera mi posso regalare anche un gelato allo yogurt.










giovedì 17 ottobre 2019

Felicità: quando una canzone pazzesca finisce e la puoi riascoltare.

La Sig.na 25 ciliegie sa di non essere adatta all'amore.
Lei l'amore non lo sa indossare, non le cade bene sulle spalle ed è troppo stretto in vita, tanto da costringerla a coprirlo con maglioni di due taglie più grandi.
Eppure lei ci prova, lo insegue, lo raccoglie e tenta di custodirlo nelle tasche dei suoi jeans, salvo perderlo per strada mentre corre verso l'ennesimo impegno di lavoro.
Poi torna a cercarlo e se lo lega al polso, sperando che questa volta il nodo sia abbastanza forte, che non si sfaldi insieme alle promesse fatte davanti allo specchio. 
Per lei l'amore è quella canzone di Battiato che abbraccia la tazza del caffè, è Roger che le assicura che non smetterà mai di portarla via, è Gedeone che la guarda con gli occhi di chi le perdonerà qualsiasi cosa. 
Per lei l'amore è un cd inviato per posta quando sei dall'altra parte dell'oceano, è una rosa bianca sul cemento, sono delle caldarroste sbucciate a fatica e conservate in un sacchetto del pane, è un messaggio che le ricorda che c'è una zucca tutta per lei.
Sei tu, che mi hai guardata negli occhi e mi hai chiesto scusa perché sapevi che mi avresti lasciata sola. 
Per lei l'amore è serenità, quella serenità che non le appartiene, che ha perso a sedici anni in cameretta, mentre cercava un tutorial per sopravvivere al dolore lancinante di una malattia.

La Sig.na 25 ciliegie non ha soluzioni definitive, lei ha imparato a contenere fiumi in piena con barriere di inchiostro nero. Sa che prima o poi la vita uscirà dagli argini, sa che prima o poi le parole di un racconto non basteranno a proteggerla dalla realtà.
La Sig.na 25 ciliegie non ha soluzioni definitive, ha una serie di playlist che la salveranno anche questa volta, anche se la cameretta è diventata una stanza con un letto matrimoniale, anche se alzare il volume non è la risposta a tutte le domande ma si avvicina alla felicità.

sabato 12 ottobre 2019

Ascoltare Ok computer in autunno dovrebbe essere illegale


Sig.na 25 ciliegie, che male c’è nel cercare qualcuno che ti salvi?
Il sole stamattina è una palla di fuoco e tutto intorno a te sembra urlare di andare lontano; perché tu è una vita che dalla vita scappi via, perché tu è una vita che scappi per vivere.
Nel paradosso delle tue fragilità che ti proteggono come cortecce, nel caos delle tue emozioni disordinate, nelle stanze che riempi di te, salvo poi fuggire boccheggiando, alla ricerca di quelle parole d’ossigeno che ti permettono di respirare.
Lasci tracce di te su tavoli e cuori altrui, attacchi scotch carta sulle malinconie delle persone a cui vuoi bene, giochi con i profumi, cercando di mascherare l’odore di quella pelle così sincera.
Che ne è del rumore del mare sul pontile?
Che ne è del sapore del vento d’estate?
Che ne è di una notte senza strade maestre, senza lampioni che illuminano quello che è giusto fare, senza quelle risposte non richieste a domande che sei stanca di porti?

Roger è su un aereo direzione casa.
Roger è casa.
Roger è un respiro che è tornato regolare, è non avere paura di chiudere gli occhi per prima, è un sorriso che spazza via quei giorni spesi a farti male.
Roger ha una valigia sempre pronta, lui non ti chiede di restare ma prenota posti aerei per portarti altrove.

Prova a non svegliarti all’alba Sig.na 25 ciliegie, prova a concederti il lusso di non essere così severa con quella vita che ancora non ti appartiene, che ti sfugge via dalle dita senza darti spiegazioni.
Cerca di prenderti cura della tua serenità, di quelle certezze che hai conquistato con fatica in questi anni di guerra aperta con te stessa.
Non dimenticarti mai di quella che sei, della tua incapacità di dire con la voce quello che provi, dei tuoi occhi che si abbassano mentre arrossisci, del tuo silenzio orgoglioso che alza muri di cartongesso.
Aspettati Sig.na 25 ciliegie, anche se ti sembra ancora lunghissima la strada, anche se non vedi nessun traguardo. Tollera i ritardi, le cadute, le interruzioni.
Preparati taralli di zucca e guardati un film d’amore pieno dei colori di New York anche se sai già come andrà a finire.
È di nuovo autunno Sig.na 25 ciliegie, ma ti prometto che passerà anche questa volta.



Enrique Iglesias è decisamente il mio guilty pleasure

Una casa vuota che si ciba di nuovi silenzi, il picchiare frenetico di una tastiera che rallenta il tuo battito ovunque ti trovi. La sensazi...