Sig.na
25 ciliegie cosa vorresti da questa estate?
Prova a
chiudere in grande e a sognare negli occhi.
Cosa vedi
dietro tutto questo dolore? Tra le righe di un’estate così vuota di aspettative,
piena di termometri per misurare febbri e di fogli dove autenticare le paure.
Come
possono stritolarti fino a farti dimenticare tutto, quando l’unica certezza sembra
essere quella di mantenere le distanze?
Cosa succede
dentro se fuori la mascherina copre anche i sorrisi?
Cosa te ne
fai di un’estate bollente ora che i tormentoni in radio hanno profili bassi e non
rimbombano nelle macchine dai finestrini abbassati? A cosa serve ascoltare
musica di qualità adesso che manca poco ad agosto?
Dove vuoi
andare Sig.na 25 ciliegie?
Quanto male
fa parcheggiare razzi spaziali nei centri commerciali invece che puntare alla
luna?
Vorrei
tanto regalarti giornate leggere, paesaggi sconfinati, bicchieri di bianco
ghiacciato mentre la bella stagione urla così forte da non permetterti di sentire
nient’altro.
Mi fai così
tenerezza Sig.na 25 ciliegie, nelle tue cortecce di cartapesta, nella tua
necessità ostinata di non appesantire chi ami, nella tua abitudine autolesionista di ingoiare emozioni, terrorizzata alla sola idea che qualcuno possa vederti
come sei.
Tutte le
infinite volte in cui hai aspettato che venissero a riprenderti quando gridavi
addio.
Tutte le
infinite volte in cui dire addio è stato più facile che dire resta.
Tutte le infinite
volte in cui ti sei salvata da sola attribuendo il merito ad altri.
Tutte le
infinite volte in cui ti odi e io non riesco a fare altro che amarti il doppio.
Buona estate Sig.na 25 ciliegie, non lasciare che te la portino via.
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