venerdì 26 aprile 2019

Mi sei mancata Sig.na 25 ciliegie

La Sig.na 25 ciliegie passeggia nel deserto ed è (quasi) come essere sulla luna. 
Osserva la sua ombra riflessa sul rosso delle dune mentre prova a ripetersi che è tempo di trovare nuove parole, di raccontarsi altre storie.
Apre gli occhi di fronte all'immensità di questo silenzio e chiude a chiave in una stanza le immagini più scomode.
La Sig.na 25 ciliegie continua a tenere saldi i pretesti per odiarsi. Sbaglia perennemente per non rischiare mai l'assoluzione. 
Folate di vento mettono scompiglio nei suoi pensieri, impedendole di intraprendere sentieri battuti e pianeggianti. 
La Sig.na 25 ciliegie si allaccia le scarpe da trekking e riempie lo zaino di buoni propositi e di frutta secca. Guarda il sole tramontare tra le paure più nascoste e si domanda quali siano le direzioni possibili, in questa vita sempre meno prevedibile. 
Pasteggia con hummus e scenari mozzafiato mentre Roger le regala sogni sulle pagine di un passaporto. 
La Sig.na 25 ciliegie è caos e confusione, è il dentifricio agli angoli della bocca, è macchie di caffè su magliette bianche appena indossate, è il tuo stupore mentre scorgi il tesoro alla fine del siq.

- G. credi che se fosse ancora qui mi perdonerebbe?
- per cosa?
- per tutte le volte in cui mi dimentico di appoggiare i piedi a terra. Per tutti quei giorni in cui sposto lo sguardo ma non riesco a non fermare il respiro. 
- non lo so. Ogni tanto chiudo gli occhi e me lo chiedo anche io; poi però li riapro per ricordarti che io ti ho già perdonata, ancora prima di vederti sbagliare. 

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