lunedì 4 marzo 2024

Non capisco perché non ci siano distributori di cuffiette in giro per la città


La Sig.na 25 ciliegie si siede davanti al pc e prova a respirare, in queste settimane in cui non fa altro che sbattere contro le pareti di un flipper, inseguendo quella vita che non riesce a incanalare in una corsia monodirezionale.
Vorrebbe seguire le indicazioni di google maps senza uscire dal sentiero tracciato. Vorrebbe smetterla di sbagliare strada come se fosse l'unico obiettivo di questa vita dal volume altissimo.
Vorrebbe riuscire ad ascoltare della musica senza che sovrasti tutto il resto, senza l'esigenza di far suonare ogni momento così forte. 
Vorrebbe prendere il passato e guardarlo come si fa con le vecchie fotografie, con la tenerezza di quei giorni trascorsi a odiarsi, immersa in un amore che non lo ha mai permesso davvero.
Vorrebbe del caffènerobollente mentre cammina in una città frenetica che non la conosce, che non si aspetta nulla e che non le chiede per l'ennesima volta di prendersi tutte le sue responsabilità.
Seduta su quegli errori reiterati, in attesa di quel partiamo che rilascia endorfine e per un attimo le permette di rallentare il battito.
Alla ricerca di una casa sull'albero dalla quale non scendere mai più, come in quel libro masticato e collezionato tra le piogge infinite di novembre e l'afa di quell'agosto infernale.
Una capo scoiattola la guarda vagare tra gli abbracci che non riesce a dare e le stronzate che continua a ripetersi, la implora di smetterla di essere così egoista e terrorizzata ma le promette che sarà accanto a lei quando si schianterà contro il muro di quelle verità.
Su quello stesso filo di disequilibrio si tengono per mano rammentando l'una all'altra che ci sarà sempre spazio per una pizza al tonno e della zucca al forno.
Oggi è il 4 marzo Sig.na 25 ciliegie e rimbomba la sua assenza.
Oggi è il 4 marzo ma se chiudi gli occhi puoi tenere quel ricordo per tutta la vita.

Ehi capo scoiattola, esistono delle cuffiette per isolarmi da me stessa?




Nessun commento:

Posta un commento

Enrique Iglesias è decisamente il mio guilty pleasure

Una casa vuota che si ciba di nuovi silenzi, il picchiare frenetico di una tastiera che rallenta il tuo battito ovunque ti trovi. La sensazi...