lunedì 19 ottobre 2020

Il vino rosso è meno rosso del solito

 

La Sig.na 25 ciliegie sa benissimo dove va a finire il dolore quando sta male; riconosce ad occhi chiusi quelle paranoie, quel controllo minuzioso davanti allo specchio, quell’immagine terribile che non le rende giustizia.

È bravissima nello slalom degli evitamenti, ribalta la curva della sofferenza e la rende sorridente giusto il tempo di un aperitivo.

Ascolta playlist dal colore autunnale e conserva nelle tasche delle risposte che non feriscano troppo, che convincano anche l’interlocutore più attento.

La Sig.na 25 ciliegie non giudica chi non c’è stato o chi lo ha fatto solo a metà, chi non ha scavalcato i muri, chi ha mollato di fronte ai suoi vatuttobene.

Lei sa che voler bene non è universale e che ognuno lo fa a modo suo. Lei non è arrabbiata. Lei vorrebbe abbracciarli se ne fosse capace, dir loro che va bene così. Ci saranno sempre dei brindisi e qualche battuta spiritosa, dei regali e un posto da consigliare.

A lei non importa.

Lei sa che non è una passeggiata starle accanto davvero; decifrare i silenzi, guardarla lucidare le corazze, abbattere quei muri trasparenti che alza in continuazione.

Lei sa che per arrampicarsi serve coraggio.

Lei sa che per arrampicarsi devi mettere in conto la caduta e in pochi tollerano lividi e spavento.

La Sig.na 25 ciliegie ha degli occhi verdeumore ma magari sono solo castani e tutto il resto conta poco.

La Sig.na 25 ciliegie prende per mano chi è rimasto, chi ha scelto di portarla via, chi l’ha stritolata forte e ha pianto al posto suo.

Lei, che vorrebbe tanto farlo ma ha così paura di non riuscire a fermarsi.

Lei, che vi guarda restare e vorrebbe dirvelo quanto bene vi vuole. Fortissimo.

 

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