Provo a prendermi questo tempo
che pare infinito, questo silenzio invaso dalla natura che torna prepotente a
ricordarci che non se ne è mai andata via, che è sempre stata qui.
Questa primavera arrogante, piena
di sole e di giurolofarò.
Sono giorni sospesi, in cui mi
chiedo se sarà vero che poi cambieremo, che ci saranno dei nuovi noi a
calpestare le strade ora deserte. Mi domando se avremo il coraggio di mettere
in atto tutti i buoni e cattivi propositi di questi mesi trascorsi dentro case
prigioni.
Salvo fogli exel dentro
cartelle rinominate centinaia di volte. Splendidi sogni che lampeggiano sullo
schermo di un pc, amico fidato di queste settimane lunghe quanto le vite che ci
stiamo mangiando.
Dentro di me sentimenti
contrastanti, pensieri che fanno a pugni con la staticità di un corpo che urla,
chiuso nella camicia di forza di questa quarantena.
Cosa succederà, dopo?
Cosa mi ricorderò di questi mesi?
Cosa mi insegneranno queste
giornate raddoppiate?
La Sig.na 25 ciliegie si
dedica al cambio armadi più paradossale della sua esistenza; sistema vestitini
e leggerezza su appendiabiti carichi di speranze, timorosi di conquistarsi uno spiraglio
verso l’estate.
Apre mail di voli cancellati, riceve
notizie gioiose filtrate da cellulari antropomorfi, toglie l’auto dal box per farci
una palestra dove sfogare la fame di certezze.
La Sig.na 25 ciliegie non ha
paura di questo virus, dei contagi e del presente ma ha il terrore di restare
ferma, imbrigliata nella routine ritrovata, seduta su quel quotidiano, un comodo
divano di abitudine dal quale è faticoso prendere il volo.
La Sig.na 25 ciliegie sente il
bisogno di confrontarsi con le sue ambizioni, ora che il coraggio serve a poco, momentaneamente chiuso nella dispensa, pronto a ricordarle quanto sia bello vivere
senza nascondersi, conservando le parole per chi ci crede davvero.
-
Cosa c’è che non va in me G.? Perché non accetto
programmi a lungo termine? Perché o adesso o mai più?
-
Perché ogni santa volta la vita ha mandato all’aria
tutto.
-
E come faccio a imparare a progettare il mio
futuro?
-
E chi dice che devi farlo?
Gedeone è il mio coniglio.
Gedeone sa che non credo alle
parole ma ho piena fiducia nelle sorprese.
Nessun commento:
Posta un commento