lunedì 9 dicembre 2019

Questo lunedì è come la merenda Lactis in un mondo di Mulino Bianco.


La Sig.na 25 ciliegie guarda fuori dalla finestra e sente tutto il peso di questa splendida città cinta dalle mura.
Lei sa di essere stracolma di personalità e desideri.
Lei conosce alla perfezione quella sensazione di inquietudine che torna a mesi alterni, quando cambiano le stagioni e i colori delle foglie.
La Sig.na 25 ciliegie tempo fa ha incontrato un coniglio in bicicletta, lo ha osservato mentre fagocitava idee e creava progetti. Lo ha amato nella sua perenne irrequietezza, nel suo continuo bisogno di andare via.
Insieme hanno cercato un modo per dirsi che andava bene così, che era sufficiente programmare la prossima vacanza e farci un album di fotografie.
Insieme hanno provato a cucinare pizza e taralli la domenica, a preparare hummus di ceci e zucca per i giorni più bui, ma già sapevano che non sarebbe stato abbastanza.
Hanno comprato biglietti per concerti, alzato il volume quando rientravano a casa la sera dopo quelle giornate di lavoro infinite.
Hanno camperizzato un furgone arancione e si sono detti che forse poteva bastare così, che guidare Gedeone weekend dopo weekend avrebbe placato la loro fame di mondo.
Roger è dall’altra parte dell’oceano e la Sig.na 25 ciliegie non vede l’ora che torni, per farla sentire a casa nelle sue ansie, per condividere con lui quel continuo affanno, quel perenne partiamo che si è tatuata appena sotto la nuca.
La Sig.na 25 ciliegie non è che non abbia paura di partire, è solo che è terrorizzata dall’idea di restare.
Quando R. è via la città sembra ancora più piccola, piena di coperchi e di surrogati per il ricambio dell’aria.
La Sig.na 25 ciliegie a volte vorrebbe respirare come fanno tutti, senza succhiare ossigeno a chi non si merita attacchi d’asma fuori carreggiata.
La Sig.na 25 ciliegie è un disastro emotivo che sa destreggiarsi solo su un foglio bianco, in compagnia di qualche bic nera senza cappuccio.
La Sig.na 25 ciliegie sa che chiedere scusa non è una soluzione ma dentro quella parola ci mette il profumo di mille caffè e la promessa che ci proverà ad essere la versione unplugged di quella canzone che non esce dalla testa.

Torna presto che qui non ha ancora cominciato a nevicare.



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