La Sig.na
25 ciliegie guarda fuori dalla finestra e sente tutto il peso di questa
splendida città cinta dalle mura.
Lei sa di
essere stracolma di personalità e desideri.
Lei conosce
alla perfezione quella sensazione di inquietudine che torna a mesi alterni,
quando cambiano le stagioni e i colori delle foglie.
La Sig.na
25 ciliegie tempo fa ha incontrato un coniglio in bicicletta, lo ha osservato
mentre fagocitava idee e creava progetti. Lo ha amato nella sua perenne irrequietezza,
nel suo continuo bisogno di andare via.
Insieme
hanno cercato un modo per dirsi che andava bene così, che era sufficiente
programmare la prossima vacanza e farci un album di fotografie.
Insieme
hanno provato a cucinare pizza e taralli la domenica, a preparare hummus di
ceci e zucca per i giorni più bui, ma già sapevano che non sarebbe stato
abbastanza.
Hanno
comprato biglietti per concerti, alzato il volume quando rientravano a casa la
sera dopo quelle giornate di lavoro infinite.
Hanno camperizzato
un furgone arancione e si sono detti che forse poteva bastare così, che guidare
Gedeone weekend dopo weekend avrebbe placato la loro fame di mondo.
Roger è
dall’altra parte dell’oceano e la Sig.na 25 ciliegie non vede l’ora che torni,
per farla sentire a casa nelle sue ansie, per condividere con lui quel continuo
affanno, quel perenne partiamo che si è tatuata appena sotto la nuca.
La Sig.na
25 ciliegie non è che non abbia paura di partire, è solo che è terrorizzata dall’idea
di restare.
Quando R. è
via la città sembra ancora più piccola, piena di coperchi e di surrogati per il
ricambio dell’aria.
La Sig.na
25 ciliegie a volte vorrebbe respirare come fanno tutti, senza succhiare
ossigeno a chi non si merita attacchi d’asma fuori carreggiata.
La Sig.na
25 ciliegie è un disastro emotivo che sa destreggiarsi solo su un foglio
bianco, in compagnia di qualche bic nera senza cappuccio.
La Sig.na
25 ciliegie sa che chiedere scusa non è una soluzione ma dentro quella parola
ci mette il profumo di mille caffè e la promessa che ci proverà ad essere la
versione unplugged di quella canzone che non esce dalla testa.
Torna
presto che qui non ha ancora cominciato a nevicare.
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