Sig.na 25
ciliegie avrai sempre la musica, il volume altissimo quando torni a casa dopo
un’estenuante giornata di lavoro.
Sig.na 25
ciliegie avrai sempre la musica, una playlist che non smetterà mai di risuonare
nella tua testa, di farti compagnia in quelle giornate dove i pensieri fanno a
pugni con il silenzio di quelle urla inespresse.
Tieniti
stretta la paura, il suo riflesso scintillante sull’armatura che indossi ogni
giorno, la tua incredibile capacità di alzarti senza ammettere che stai
crollando.
Sig.na 25
ciliegie non mi importa se continui ad odiarti, a vederti mille difetti
riflessi negli specchi che attraversi a passo spedito tra un impegno e l’altro.
Chissenefrega (sì, lo so che non si scrive tutto attaccato) se non piangi, se non riesci ad ammettere che fa male, se non mi
chiedi di abbracciarti prima di andare via.
Non
smettere mai di mordere la vita, di lasciarle solchi visibili sulla superficie, di
pattinare sulle lastre di dolore che non sei capace di accatastare alle tue
spalle.
A te che
fai così fatica ad amare ma che ti innamori facilmente delle canzoni, le
ascolti fino a conoscerne a memoria ogni passaggio e giro di basso. A te che le fai tue per poi
abbandonarle su un ricordo, nel quale tornare anni dopo, sorprendendoti come al
primo ascolto.
A te che
riesci a far sorridere la mia malinconia in queste notti piene di domande.
A te che
provi a maledire la vita ma non ce la fai, perché quando guardi fuori dal
finestrino scorgi sempre quel cartello che ti indica tutte le direzioni.
A te, che sei
un disastro ma sei capace di impacchettare con cura storie nuove da mettere sotto l’albero
di Natale.
Non
andartene via Sig.na 25 ciliegie, mi piace il disordine che lasci nel mio
mondo, mi fa dimenticare quel vuoto, mi fa sentire viva.
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