La Sig.na 25 ciliegie è caduta
così tante volte da non farci più caso.
Si sbuccia cuore e ginocchia e
oramai non ha più nemmeno bisogno di disinfettante e cerotti.
È inutile tenderle la mano,
negli anni ha imparato a rialzarsi senza fare troppo rumore, senza rendersi
conto delle mani tese a chiederle se avesse bisogno di aiuto.
Va tutto bene Sig.na 25
ciliegie?
Va sempre tutto bene quando non
ci si permette di dire che fa male.
La Sig.na 25 ciliegie vorrebbe
raccontarti cosa pensa quando guarda il mare ma tu non ci sei.
La Sig.na 25 ciliegie vorrebbe
smettere di sbagliare solo per potersi dire che aveva ragione, che le sue
insicurezze sono solo capaci di distruggere le persone che ama.
Fuori inizia a fare freddo, le
giornate sono più corte e l’estate sembra essersi rifugiata dentro ricordi
sbiaditi, coperta da canzoni di Bon Iver e dal profumo di tisane mela e cannella.
La Sig.na 25 ciliegie aspetta
l’autunno, i concerti nei club, i libri letti sotto il piumone, le canzoni
ascoltate nella nebbia delle giornate più lunghe. Attende novembre, quel dolore
che non passa mai, capace di insinuarsi tra le crepe delle ferite che non
smetterà mai di infliggersi.
La Sig.na 25 ciliegie aspetta
l’autunno anche se vorrebbe non arrivasse mai, vorrebbe la lasciasse in pace in
quella superficialità estiva dove tutto è permesso, dove le parole volano
leggere senza conseguenze.
La Sig.na 25 ciliegie sposta
immagini, recupera progetti e sogni condivisi. Passa veloce davanti allo
specchio e si ripromette di guardarsi meglio, quando svaniranno sospiri e nodi
alla gola, quando recupererà il senso di questo anno a testa in giù.
Roger lascia che si addormenti
e la sveglia con caffè e nuove destinazioni.
-
G. ma tu mi vorrai sempre bene, qualsiasi
cosa faccia?
-
Sì.
-
Uffa. Non dovresti sai? Dovresti rispondermi che
no, non posso fare sempre quello che mi pare
-
No. Non ancora
-
Cosa significa non ancora?
- Inizierò a dirtelo quando smetterai di farlo
solo per autorizzarti a non volerti bene.
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