giovedì 17 novembre 2011

Manhattan


Signorina 25 ciliegie, coloriamo questi giorni così neri da sembrare senza vita?
Senti i brividi che salgono da dietro la schiena, senti freddo, senti solo quel ritmico martellare che scandisce le ore come pugnalate.
Come un fiume in piena ti travolgono i ricordi, son ricordi ibridi: mischiati a questo presente equilibrista e a un futuro interrogativo che, altro non possono fare, se non guardarsi indietro.
Dietro cosa c’è? Dietro c’è tutto. Dietro ci sono pezzi di pelle che urlano domande, ci sono immagini che ti inseguono lasciandoti col fiato corto; ci sono paure di cui non puoi liberarti, saldate ad arco così da fondere il tuo cuore come metallo.
La signorina 25 ciliegie guarda Gedeone, lo guarda intensamente tanto da sperare che in uno sguardo si riesca a leggere una richiesta d’aiuto. La signorina 25 ciliegie è incapace di chiedere aiuto: stila liste della spesa, appunti di viaggio, racconti d’autunno ma trova mille difficoltà nel domandare una mano, una zampa, un abbraccio.
La signorina 25 ciliegie prova a guardare avanti, ma è miope e fa difficoltà a scovare direzioni possibili, respiri regolari, baci non rubati ma dati alla luce del sole. Lei è così fragile da essere forte come granito, lei è così leggera da non crollare nemmeno alle raffiche di maestrale, lei è così opaca da essere trasparente.
Gedeone sa che un altro dolore potrebbe lasciarla su quella torre; un coniglio dalle orecchie giù sa quando è il momento di recuperare una coperta e mettere un dvd di Woody Allen.
“Andrà tutto bene”. Non ora forse, non domani, non in questo novembre dalle lacrime infette.


http://www.youtube.com/watch?v=dSurv4lK8I0


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