A volte il dolore è così forte, talmente fagocitante da non riuscire in nessun modo a plasmarlo, a definirlo con delle
parole.
A volte è così devastante da
impedire i movimenti, le azioni, le lacrime, i pensieri.
La Sig.na 25 ciliegie si domanda
dove sia stata quella sofferenza prima di entrarle dentro. Forse in una distesa
immensa? Forse al di là delle nuvole?
Non può essere stata qui nei
paraggi, su questa Terra. Qualcuno l’avrebbe vista, avrebbe cercato di
fermarla, di mandarla via.
Chissà dove ti eri nascosta.
Chissà perché ti piaccio così
tanto.
Roger la guarda piangere senza
bagnarsi il viso, urlare muta, soffrire ridendo. Roger le cucina taralli, le
compra kg di gelato, le regala sogni dotati di adattatori universali. Sogni che
funzionano in tutte le prese del mondo, sogni che diventeranno progetti.
Roger le vuole così bene che
nemmeno si chiede più quanti muri dovrà superare per abbracciarla, quanti
silenzi serviranno prima di sentirla gridare contro una vita senza sconti.
Roger la porta via anche dentro un
bilocale.
La Sig.na 25 ciliegie sorride
pensando ai suoi amici a pois, a quelli che erano lì, nonostante tutto,
nonostante esserci davvero non sia la via più facile da intraprendere. Quelli
che hanno scavalcato i va tutto bene e hanno fatto carta straccia dei suoi non
ti preoccupare.
La Sig.na 25 ciliegie la vita
senza Gedeone nemmeno se la vuole immaginare. Non crede si possa descrivere il
vuoto che lascia un coniglio con le orecchie giù.
L’amore le si incastra nella gola,
entra nello stomaco e lo chiude a più mandate. Se ne sta lì e cerca un
destinatario.
Ora chi se lo prende tutto questo
amore?
Dove lo metto il bene infinito
che gli volevo?
La Sig.na 25 ciliegie non sa come
si fa quando la persona che ami di più al mondo se ne va, o forse sì perché è
già successo, perché la vita a volte ti riserva dei déjà vu che ti spezzano le
ossa.
Scorre la rubrica e sa che dovrà
cancellare quel numero. Come dodici anni fa. Come quando il dolore ti si
appiccica addosso e hai paura che non se ne vada mai più.
La Sig.na 25 ciliegie non lo sa
perché il dolore la scelga con tanta irruenza, senza rendersi conto di
quei pochi chili che ha di fronte.
Basterebbe molto meno per
asfaltarmi sai?
Mentre sale le scale di una casa
silenziosa, senza musica, senza risate, senza disordine.
Mentre continuano a chiederle come sta e lei non vede l'ora di montare in sella alla sua bicicletta e di far partire la musica.
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