Sig.na 25 ciliegie cosa
succede se Gedeone molla il colpo?
Se allenta la presa e ti
lascia sola?
Cosa succede se la vita ti
ricorda per l’ennesima volta che i piedi al suolo servono a poco quando la terra frana
di nuovo?
La Sig.na 25 ciliegie sceglie
un angolo dove rifugiarsi. Le ginocchia chiuse in un abbraccio, i piedi nudi,
lo sguardo fisso a cercare delle risposte che nessuno le potrà dare.
Scorre la rubrica alla ricerca di numeri che non può più chiamare.
Scorre la rubrica alla ricerca di numeri che non può più chiamare.
Déjà vu.
Chissà se ci sarà qualcuno capace di sentire le
sue urla silenziose.
Chissà se ci sarà qualcuno in grado di spostare la
sua ironia e asciugare finalmente quelle lacrime aride.
Chissà se ci sarà qualcuno che smetterà di
dirle di non crollare e proverà a tenderle la mano per aiutarla a
rialzarsi.
Chissà se ci sarà qualcuno che le strapperà i jeans per disinfettarle quelle ferite ancora fresche.
Chissà se ci sarà qualcuno che nel chiederle come sta avrà davvero voglia di ascoltare la risposta.
Chissà se ci sarà qualcuno che telefonerà alla vita al posto suo per dirle di andarsene affanculo.
La Sig.na 25 ciliegie recupera
ricordi lontani, giornate passate agli angoli della sua esistenza, alla
ricerca di quegli strumenti che le hanno permesso di sopravvivere.
La Sig.na 25 ciliegie non sa
far altro che mettere un disco e iniziare a scrivere.
La Sig.na 25 ciliegie ha camperizzato
un furgone e lo ha chiamato come il suo coniglio perché ha sempre saputo che quelle orecchie giù non avrebbero potuto farle da navigatore.
Io tengo duro, tu portami lontano
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