martedì 18 giugno 2019

Non è estate se non ascolto musica di merda


La signorina 25 ciliegie sceglie rocce verticali da scalare, sentieri che spezzano fiato e ginocchia, esercizi che spaccano le gambe per dare il benvenuto a un’estate che è scoppiata in tutta la sua vitalità.
La signorina 25 ciliegie ascolta musica sudamericana contro le pareti delle decisioni prese con fatica, mentre il sole le impedisce di spegnere i sorrisi ignoranti di una stagione così reale nel suo essere oltre ogni realtà tangibile.
Lei si posa con leggerezza sulle domande che immancabilmente si stagliano sulla rotta di un aereo che la condurrà verso l’assenza di risposte.
Lei si ferma senza fermarsi davvero, mentre un fiume di sensazioni la obbliga a dirsi che è estate e il resto conta poco, che si merita un coniglio, un furgone arancione e un viaggio che aprirà le porte ad altre direzioni possibili.
Lei si rimette in movimento perché te lo ha promesso, perché quando abbassa lo sguardo sa che il tuo resta fisso su tutti gli errori che lascerai che lei faccia.
Lei tornerà a trovarti, anche se non sa dirti quando, anche se non sa dirti perché, anche se non sa ancora cosa ti dirà.
Lei ti porterà una rosa bianca perché è l’unica certezza che ha in una vita piena di ritornelli in loop, dove la musica non si ferma mai e nessuno le chiede di abbassare il volume.
Lei non te lo dice che sente la tua mancanza, ma in estate è impossibile non riconoscersi nel tuo profumo, mentre fumavi quella sigaretta vista mare, soffiando via tutti quegli anni di lotta silenziosa.
Lei non è capace di sussurrare quei "resta" che spaccano la voce a metà, preferisce alzare il tono con tutti quei "vai" che aggiungono strati alla sua corazza.
Lei continuerà a vedere un’immagine distorta in quello specchio che la perseguita da anni, senza lasciarle il tempo di dirsi che va bene così come è.
Lei non smetterà di farti ridere perché l’ironia la tiene in vita, perché vivere è un viaggio pazzesco quando smetti di credere che capitino tutte a te.
Lei non sentirà il peso della fatica sulle sue spalle perché ha scelto di scriversi sulle braccia le immagini che la fanno stare bene.
Lei non è strana, è solo difficile da inquadrare e forse smettere di cercare di definirla è il punto di inizio per conoscerla sul serio.
Lei non promette che ci sarà, ma regala scotch carta per coprire la paura di un addio.
Lasciala andare perché lei non è più in grado di restare.

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