La Sig.na 25 ciliegie aggiunge brani alla sua playlist, saluta in silenzio luoghi e persone che l'hanno accompagnata in questi anni, cercando di fare il meno rumore possibile.
La Sig.na 25 ciliegie usa parole mute perché negli anni non ha mai imparato a dire addio come si deve. E come si deve Sig.na 25 ciliegie?
Lei non alza il tiro se le dici che è speciale, ti taglia le gambe con frasi ad effetto e abbassa lo sguardo per controllare che ci siano tutti i suoi difetti che tanto le danno sicurezza.
Non ha mai chiesto a qualcuno di rimanere o, se lo ha fatto, ha appoggiato quel "resta" su un tavolino di un bar affollato, dietro a decine di bicchieri senza importanza.
Gli amici della Sig.na 25 ciliegie la guardano prendere il volo mentre inciampa nel burrone delle sue insicurezze; provano a tenderle la mano ognuna delle infinite volte in cui urlerà che va tutto bene.
La Sig.na 25 ciliegie filtra parole scomode gettandone il succo e trattenendo le bucce più ruvide e amare.
Lei, che ti ha promesso di non fermarsi.
Lei, che alla vita non chiede sentieri di pianura ma che è capace di disegnare percorsi con le unghie dentro la carne.
Mi fai quasi tenerezza Sig.na 25 ciliegie, barricata dietro i tuoi giudizi di cemento armato, capace di scappare dalle persone ma non dai sensi di colpa.
Mi viene quasi voglia di dirti che ti voglio bene Sig.na 25 ciliegie, se non sapessi quanta fatica ti fanno fare i sentimenti e chi li unisce al caffè della moka.
Mi basta guardarti negli occhi per sapere che vorresti chiamarla e chiederle come si fa a stare seduti per ore accanto alla paura.
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