giovedì 25 ottobre 2018

Ottobre è un nastro adesivo

Sig.na 25 ciliegie, che ne pensi di questo ottobre che continua a staccarsi dalle pareti?
Un ottobre fasullo, dove ti addormenti d'estate e ti risvegli che è novembre inoltrato.
Un ottobre ingombrante, troppo caldo per cuocere le castagne sul fuoco, troppo buio per dimenticartelo nei bicchieri di bianco degli aperitivi.
Come si fa quando tutto ti riporta a quegli anni di dolore, a quelle emozioni bloccate nella trachea, a quel respiro affannoso che non trova ristoro?
Come si fa quando tornano a chiederti come stai, ma tu lo sai bene che nessuno vuole sedersi davvero accanto a te ad ascoltare il sibilo continuo del dolore?
Come si fa a dare risposte a quelle domande che negli anni hai cercato di seppellire, sotto strati di sorrisi e ritornelli stonati cantati a squarciagola?
Come si fa a fuggire quando non fanno altro che chiederti di restare?
Come si fa a regalare un abbraccio se non sai nemmeno da che parte iniziare?
Come si fa a rivivere di nuovo il peso di quei maledetti silenzi, degli sguardi bassi, delle notti sudate che non conoscono risvegli?
Ricordare tutto senza quei vent'anni così arroganti e superbi, tanto da riuscire a salvarti anche quando il mondo intorno a te cadeva a pezzi. Quei vent'anni pieni di graffi e abrasioni, di imperativi e sfide, di decisioni prese senza guardarsi indietro.

- G. cosa ce ne facciamo di tutto questo scotch di carta?
- Serve a ricordarti che non mi importa se non sai abbracciare, troverò sempre il modo per starti vicino.

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