giovedì 19 gennaio 2012

VS 25ciliegie


Alla signorina 25 ciliegie piace credere che il male si possa dimenticare; come le ricorrenze poco importanti, come la lista della spesa, come il nome di quel tuo compagno di banco delle medie.
In lei dimora la speranza che si possa arrivare a perderlo quel dolore, come i mazzi di chiavi, come l'ombrello, come i guanti: testimoni impotenti sul ciglio delle strade.
La signorina 25 ciliegie però, pare non scordarsi il colore della sofferenza. Sa quanto rivedere alcune sfumature la può trascinare verso la consapevolezza di quel buio senza futuro.
Ogni tanto prova a farsi meno domande, a darsi delle risposte senza voltarsi.
Ogni tanto si concede una pausa da tutta questa malinconia.
La signorina 25 ciliegie sa che nessun polmone può darle ossigeno come una bic che sporca un foglio senza righe. Quando il foglio è bianco non ha paura di sbagliare direzione; quando vomita inchiostro sa che ne è valsa la pena sbronzarsi in quel modo.
La signorina 25 ciliegie si disegna stronza ma lei è brava con le parole non di certo con la prospettiva.
Gedeone prova a proteggerla ma, se le ciliegie non le cogli, cadono a terra beccate dagli uccellini. Gedeone vorrebbe che nessuno le facesse del male ma lei è talmente brava a ferirsi da sola che poco importa se qualcuno la pugnala alle spalle.
Ci sono giorni in cui la vorresti abbracciare, altri in cui la lasceresti lì, fiera nella sua corazza, mentre combatte una guerra contro se stessa.
Oggi come ieri 25 ciliegie vorrebbero solo che quel respiro tornasse regolare.

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