giovedì 10 novembre 2011

Novembre


Novembre è così difficile che pare una passeggiata. Devi solo tirare dritto e dimenticarti delle ciliegie. Piove così tanto che nemmeno senti il bisogno di non soffrire: il silenzio non fa paura se è coperto da lacrime di pioggia acida che bagnano l’asfalto.
A novembre piove anche quando non piove.
Dimenticarsi di quelle ciliegie non è così facile; soprattutto ora, alla vigilia di quegli anniversari il cui bussare bombarda nelle orecchie ancora prima che arrivino all’ingresso della via.
Gedeone si mette davanti alla porta ma un piccolo coniglio dal cuore grande non basta per non farli entrare. Quei ricordi grandi come macigni, quei giorni lunghi come settimane, quelle settimane che diventano mesi, quei mesi che si confondono in quegli anni tutti uguali.
Una principessa sta in cima a una torre senza inizio né fine anche dopo essere scesa perché la sua casa sta nel battere frenetico di una tastiera e il suo camino ha il colore dell’inchiostro di una bic senza cappuccio.
La signorina 25 ciliegie si domanda come il tempo passi in fretta, come il tempo sembra non passare mai. Nessun controsenso, a pensarci bene, solo le due facce di una medaglia senza vincitori. Sembra che nulla sia cambiato, sembra che tutto lo sia, sotto un sole inesistente in un novembre che di giorni non ne ha altro che 28.

Nessun commento:

Posta un commento

Per quale motivo le cuffiette non smettono di funzionare nello stesso momento?

Voli prenotati, destinazioni che si aggiungono agli impegni già segnati sulla tua agenda; week end lunghi mentre cerchi di riprenderti quell...