sabato 29 ottobre 2011
Benvenuta Sig.na 25ciliegie
Capitano giorni leggeri come veline arancioni e altri dove il peso di quella leggerezza è insostenibile come l’essere.
La signorina 25 ciliegie all’ombra di un passato non passato prova a chiederti scusa.
Qualche ciliegia in più che apre la strada e una vita fatta di trascorsi simili
Così uguali, nel tentativo di essere due mondi opposti.
Scusa.
Scusa per la leggerezza che ho avuto nel distruggerti, scusa per il male che ti ho fatto.
Scusa per questi miei 20 anni, così arroganti da credere di poter salvare chi non si salverà mai da se stessa.
Scusa per aver lasciato che il mio dolore offuscasse il tuo, impedendomi di leggere nei tuoi occhi le mie identiche paure.
Provo ad abbandonare le mie scuse a questo vento leggero, sperando che in un giorno di sole tu possa sentirle e goderti la pace di un amore senza spine.
Signorina 25 ciliegie quanto è bello il colore del vento d’estate.
Chiudi gli occhi per vederlo meglio, chiudi gli occhi come quando vuoi troppo bene a qualcuno da non riuscire ad odiarlo.
Amare è così facile, così immediato. Volere bene è tutta un’altra faccenda.
Quando ami non vedi difetti nell’altro, quando arrivi a voler bene, riesci ad amarli, quegli stessi difetti.
Quando ami proietti sull’altro le tue aspettative e i tuoi desideri; quando vuoi bene condividi i sogni fino ad accettare il compromesso che li rende zoppi, ma felici.
Quando ami distruggi te o chi ti sta accanto; quando vuoi bene impari a costruire.
Quando ami ti senti il padrone del mondo, quando vuoi bene abbassi la testa e capisci che non sei niente senza quel mondo.
Tutti siamo capaci di amare
Non tutti sappiamo volere bene.
La signorina 25 ciliegie vorrebbe chiudere gli occhi di nuovo e smettere di odiarsi; vorrebbe sdraiarsi al sole senza l’ansia di chi sa che non bisogna mai farsi trovare impreparati. Perché il dolore è lì, pronto a offrirti delle birre fresche, lui sa come farti tornare da lui.
La signorina 25 ciliegie ha imparato a volere bene a chi le ha sparato col silenziatore; eppure, sotto quel ciliegio, non riesce a volerne all’unica persona che le sorrideva allo specchio mentre disinfettava quelle ferite: le ferite provocate da chi ama senza esser in grado di voler bene sul serio.
Ci sono giorni in cui volersi bene è quasi impossibile; sono quei giorni in cui lei si conforma ad un mondo così viziato da impedire a se stessa di respirare.
Perché lo fai signorina 25 ciliegie?
Perché non prendi la strada per il mare e smetti di essere ciò che non sei?
Tu sei quella pila di libri sotto un ciliegio.
Eh già perché la signorina 25 ciliegie preferisce un bel libro e un buon bicchiere di vino ai “ciao come va?” locale dopo locale
quelle serate la annoiano, al pari di discorsi snocciolati giusto per tirar tardi.
La signorina 25 ciliegie preferisce il giorno alla notte, adora la luce di ogni inizio, i progetti che salgono insieme al caffè, le idee spremute come arance al nascere del sole.
Al buio non riconosce visi e i sorrisi sono più finti, intrisi del mistero e dell’incertezza di ogni serata priva di colore.
La signorina 25 ciliegie fa bruciare la pizza perché le piace croccante e al barattolo di nutella preferisce uvetta scaldata al forno mentre riguarda vecchi film di woody allen.
Alla signorina 25 ciliegie piace ricevere rose bianche e regalare girasoli. Adora portare la colazione a letto a chi vuole bene e mettere il cuscino nel freezer per volersene, di bene.
È ipocondriaca, ipocalorica ed ipotetica, usa l’iperbole e crede nell’iperuranio.
La signorina 25 ciliegie non ha grilli per la testa, ma testa grilli per quando avrà un orto tutto suo e un respiro regolare.
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Bomba fotonica.
RispondiEliminaGRANDE!
lasciamola respirare, questa sig.na 25 ciliege.
RispondiEliminafacciamola andare avanti, verso il suo mistero.
orsorosso c'è.
"quando vuoi bene condividi i sogni fino ad accettare il compromesso che li rende zoppi, ma felici"...quanto mi mancava la tua poesia, Ila.
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