mercoledì 11 dicembre 2024

Chissà se a Tokyo esistono le giornate frittella

Dicembre profuma di buono ma cela un dolore profondo, è leggero ma nasconde nelle tasche giornate frittella, ciambelle con la glassa colorata.
La sig.na 25 ciliegie si lega un filo attorno al polso come il più colorato degli aquiloni, soffia via quello zucchero a velo che poco tollera, ce la mette tutta per girare quei bronci, per trasformarli in sorrisi.
Dicembre è custode di ricordi pieni, di momenti che segnano una vita intera.
Dicembre chiude il cerchio di un anno assurdo, rincorso e poi atteso, immaginato e poi schiantato nei muri dipinti di una città che non si può non amare. Una città sognata sulle mura che la contengono, così bella da fare male.
La sig.na 25 ciliegie guarda l’anno che verrà senza caricarlo di aspettative; riempie uno zaino con immagini a carboncino, si osserva le mani sporche di grafite e si prepara per l’ennesimo viaggio dall’altra parte del mondo.
Fa un bilancio dei sorrisi e delle fatiche, si lecca le ferite di un percorso pieno di rovi ma scelto senza pentimento. Cerca rifugio in una tana piena di libri, di stupide commedie romantiche, di zucche al forno e di bicchieri colmi di bolle mentre la musica rimbomba in tutto il bosco.
Chiude gli occhi quando incontra un brutto pensiero e fa di tutto per riaprirli di fronte a un nuovo paesaggio.
Come faccio a chiederti di smettere di scappare?
Come posso obbligarti a stare nella tristezza ora che conosco la luce dei tuoi occhi quando sono felici?
 
La sig.na 25 ciliegie sogna di restare chiusa in una pasticceria durante un’invasione zombie; vorrebbe abbassare gli aculei per permettere a se stessa di abbracciarsi, di dirsi che le emozioni non sono solo proiettili da evitare ma anche regali che ci si può concedere.
La sig.na 25 ciliegie sarà sempre come Wilma, quella balena gonfia di vuoti e di paure che si mischia nella folla sorridente, capace di alzarsi da terra e volare lontano senza alzare la voce.
 
 
 
 
 

martedì 3 dicembre 2024

I tappi delle bombolette sono immagini curve

Va sempre tutto bene vero Sig.na 25 ciliegie?

L’olio che vedi nel piatto è acqua sporcata di vino, niente di calorico che ti possa perturbare.
Nessun urto alla carrozzeria. Solo schianti silenziosi nella strada della tua vita; solo parole vomitate che giustificherai, solo cattiverie gratuite che cercherai di coprire alzando il volume di quelle canzoni nelle cuffiette.
Le luminarie di dicembre ti fanno sorridere, ti ricordano quanto sia bello impacchettare regali con cura, compilare liste nel tepore di casa, accendere le lucine dell’albero quando torni a casa dopo una lunga giornata di lavoro.

Come è stato questo anno Sig.na 25 ciliegie?
Mentre ripensi alla poesia di ogni immagine costruita o accaduta senza che te l’aspettassi; intenta a guardare quanta fortuna tu abbia avuto a nascere libera, in quella parte del mondo dove nessuna scelta ti viene imposta, dove non esistono gabbie se non quelle che ti costruisci da sola.
Fuori fa freddo ma novembre è finito, lasciando tanti spifferi e troppe recriminazioni, eppure tu lo conosci troppo bene per farti mettere i piedi in testa. Non ti piacciono i mesi arroganti, i toni di voce che si alzano, il brutto che cerca di mangiarsi la meraviglia.
Le decorazioni di Natale rendono la città meno arrabbiata, i cieli invernali limpidi ti riempiono di buoni propositi e provi a mettere la tristezza in una boule de neige così da renderla meno dolorosa.
 
Prendi la malinconia e facci qualcosa di bello.
 
Chissà per quanto tempo ancora riuscirai a spostare i dispiaceri, a cospargerli di miele per trovarci qualcosa di dolce.
Chissà chi diamine te l’ha insegnato a fare così, a esplorare ogni dannato punto di vista fino a trovare quello che ti fa vedere la vita da una prospettiva più colorata, quei graziosi fiori gialli nelle crepe di una brutta strada di provincia.
 
Non abbassare il volume Sig.na 25 ciliegie, non smettere mai di scrivere del dolore fino a farlo diventare un racconto.  
Non sono pronta a sentire il tonfo della tua caduta, ho ancora bisogno che sia tu a farmi vedere il bello di quel graffito nel grigio della periferia.
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Posso lasciare il motorino in aeroporto?

Ti osservo Sig.na 25 ciliegie, mentre alzi un muro per chiedere un abbraccio. Chissà come fai a trovare sempre il modo per recuperare corazz...