Scatoloni e ricordi, una cassa
che passa le canzoni che ti fanno fare più fatica, quelle che hanno plasmato la
tua vita.
Una casa sempre più vuota, l’eco
della loro assenza, la consapevolezza che non ci saranno più attimi da fotografare
tra quelle quattro mura.
Quanto male fa andare via?
Quanto male ti avrebbe fatto
restare?
Tu, così poco attaccata alle
cose materiali ma così attenta a non dire parole sbagliate, a non lasciarti sfuggire
nemmeno una lacrima.
Tu e il tuo terrore di essere
di troppo, di appesantire chi ami.
Tu e la tua stupida paura di
non piacere.
Cosa succede se ti mostri come
sei Sig.na 25 ciliegie? Cosa se ne fanno le persone di quei pochi kg che sanno
sempre quale è la risposta che loro vorrebbero sentire?
Tu a cosa pensi Sig.na 25
ciliegie?
Mentre ti guardo negli occhi provo
a leggere tra le righe di quel discorso che non farai mai ad alta voce.
Mentre mi sfiori tento di trattenerti
più di quanto tu ti sia ripromessa.
Mentre mi odi mi domando se sia stata anche colpa mia.
Per le infinite volte in cui
ti ho chiesto di restare in piedi, per le altrettante volte in cui non ho avuto
il coraggio di chiederti di restare e basta.
Quella frenesia che attraversa
ogni cellula del tuo corpo, il desiderio di girare il mondo insieme a un
coniglio con le orecchie giù, così capace di placare le tue ansie da sorprenderti
ogni volta.
E quindi cosa fai, chiudi il
blog e ne apri uno di viaggio?
E quindi cosa fai, smetti di
scrivere sul web e lavori a un libro nuovo?
E quindi cosa fai, quelle 25
ciliegie le lasci a Bg o te le carichi sulle spalle?
Io non lo so cosa farai Sig.na
25 ciliegie ma non smettere mai di raccontarmelo.
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