lunedì 7 giugno 2021

Ciliegie e vino bianco. In loop continuo.

 

Scatoloni e ricordi, una cassa che passa le canzoni che ti fanno fare più fatica, quelle che hanno plasmato la tua vita.

Una casa sempre più vuota, l’eco della loro assenza, la consapevolezza che non ci saranno più attimi da fotografare tra quelle quattro mura.

Quanto male fa andare via?

Quanto male ti avrebbe fatto restare?

Tu, così poco attaccata alle cose materiali ma così attenta a non dire parole sbagliate, a non lasciarti sfuggire nemmeno una lacrima.

Tu e il tuo terrore di essere di troppo, di appesantire chi ami.

Tu e la tua stupida paura di non piacere.

Cosa succede se ti mostri come sei Sig.na 25 ciliegie? Cosa se ne fanno le persone di quei pochi kg che sanno sempre quale è la risposta che loro vorrebbero sentire?

Tu a cosa pensi Sig.na 25 ciliegie?

Mentre ti guardo negli occhi provo a leggere tra le righe di quel discorso che non farai mai ad alta voce.

Mentre mi sfiori tento di trattenerti più di quanto tu ti sia ripromessa.

Mentre mi odi mi domando se sia stata anche colpa mia.

Per le infinite volte in cui ti ho chiesto di restare in piedi, per le altrettante volte in cui non ho avuto il coraggio di chiederti di restare e basta.

Quella frenesia che attraversa ogni cellula del tuo corpo, il desiderio di girare il mondo insieme a un coniglio con le orecchie giù, così capace di placare le tue ansie da sorprenderti ogni volta.

E quindi cosa fai, chiudi il blog e ne apri uno di viaggio?

E quindi cosa fai, smetti di scrivere sul web e lavori a un libro nuovo?

E quindi cosa fai, quelle 25 ciliegie le lasci a Bg o te le carichi sulle spalle?

 

Io non lo so cosa farai Sig.na 25 ciliegie ma non smettere mai di raccontarmelo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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