È maggio Sig.na 25 ciliegie eppure le ciliegie non riempiono le corsie dei supermercati: purpuree e sorridenti antesignane dell’estate.
È maggio, ma i tulipani paiono tutti monotono sotto questo cielo novembrino.
È maggio, dove è quel sole che anticipa i mesi più caldi, quelli dove vale tutto?
È maggio, quali sono i tuoi programmi Sig.na 25 ciliegie?
Più la vita ti chiede di stare nel dolore, più le ricordi di essere una novellina alle prime armi.
Più ti offre le occasioni per esternare le emozioni più le chiudi in una cassaforte con dei codici dei quali hai perso memoria.
Viverti è entrare nella tempesta Sig.na 25 ciliegie; starti vicino è un inferno di ghiaccio.
Quanto pesano quei vuoti?
Quante calorie dovrai rifuggire per riempirli?
Come quando ti telefonavo e non rispondevi per giorni.
Come quando mi richiamavi come niente fosse: “dimmi Iaia che c’è”.
Come quando mi facevi incazzare ma ti avevo già perdonato ancor prima di sbollire.
Come quando guardavi la mamma e sembrava non avessi mai visto nulla di più splendente.
Come quando come due soldati in trincea evitavamo di vedere quello schianto contro al muro, stando vicini in silenzio. I carboidrati spostati a lato del piatto, le tue settimane senza sonno.
Come quando hai smesso di alzare il volume e io sono morta dentro per la seconda volta.
Come quel maggio del 2020 a cospargerti di acquaragia.
Come questo maggio, che manchi più dell’aria, ma continuo a fare il tuo nome se mi chiedono: l’amore cosa è?
È maggio, ma i tulipani paiono tutti monotono sotto questo cielo novembrino.
È maggio, dove è quel sole che anticipa i mesi più caldi, quelli dove vale tutto?
È maggio, quali sono i tuoi programmi Sig.na 25 ciliegie?
Più la vita ti chiede di stare nel dolore, più le ricordi di essere una novellina alle prime armi.
Più ti offre le occasioni per esternare le emozioni più le chiudi in una cassaforte con dei codici dei quali hai perso memoria.
Viverti è entrare nella tempesta Sig.na 25 ciliegie; starti vicino è un inferno di ghiaccio.
Quanto pesano quei vuoti?
Quante calorie dovrai rifuggire per riempirli?
Come quando ti telefonavo e non rispondevi per giorni.
Come quando mi richiamavi come niente fosse: “dimmi Iaia che c’è”.
Come quando mi facevi incazzare ma ti avevo già perdonato ancor prima di sbollire.
Come quando guardavi la mamma e sembrava non avessi mai visto nulla di più splendente.
Come quando come due soldati in trincea evitavamo di vedere quello schianto contro al muro, stando vicini in silenzio. I carboidrati spostati a lato del piatto, le tue settimane senza sonno.
Come quando hai smesso di alzare il volume e io sono morta dentro per la seconda volta.
Come quel maggio del 2020 a cospargerti di acquaragia.
Come questo maggio, che manchi più dell’aria, ma continuo a fare il tuo nome se mi chiedono: l’amore cosa è?
Sai Iaia, avremo sempre l’Atalanta.
E chi lo sa se, un poco, parlavi anche di me.
Siamo in finale papà.
Nessun commento:
Posta un commento